Missione: centro e volto!
Il Vangelo di oggi narra il momento in cui Gesรน invia i Dodici in missione. Dopo averli chiamati per nome ad uno ad uno, ยซperchรฉ stessero con luiยป ascoltando le sue parole e osservando i suoi gesti di guarigione, ora li convoca di nuovo per ยซmandarli a due a dueยป nei villaggi dove Lui stava per recarsi. ร una sorta di โtirocinioโ di quello che saranno chiamati a fare dopo la Risurrezione del Signore con la potenza dello Spirito Santo.
Il brano evangelico si sofferma sullo stile del missionario, che possiamo riassumere in due punti: la missione ha un centro; la missione ha un volto.
Il discepolo missionario ha prima di tutto un suo centro di riferimento, che รจ la persona di Gesรน. Il racconto lo indica usando una serie di verbi che hanno Lui per soggetto โ ยซchiamรฒ a sรฉยป, ยซprese a mandarliยป, ยซdava loro potereยป, ยซordinรฒยป, ยซdiceva loroยป -, cosicchรฉ lโandare e lโoperare dei Dodici appare come lโirradiarsi da un centro, il riproporsi della presenza e dellโopera di Gesรน nella loro azione missionaria. Questo manifesta come gli Apostoli non abbiano niente di proprio da annunciare, nรฉ proprie capacitร da dimostrare, ma parlano e agiscono in quanto โinviatiโ, in quanto messaggeri di Gesรน.
Questo episodio evangelico riguarda anche noi, e non solo i sacerdoti, ma tutti i battezzati, chiamati a testimoniare, nei vari ambienti di vita, il Vangelo di Cristo. E anche per noi questa missione รจ autentica solo a partire dal suo centro immutabile che รจ Gesรน. Non รจ unโiniziativa dei singoli fedeli nรฉ dei gruppi e nemmeno delle grandi aggregazioni, ma รจ la missione della Chiesa inseparabilmente unita al suo Signore. Nessun cristiano annuncia il Vangelo โin proprioโ, ma solo inviato dalla Chiesa che ha ricevuto il mandato da Cristo stesso. ร proprio il Battesimo che ci rende missionari. Un battezzato che non sente il bisogno di annunciare il Vangelo, di annunciare Gesรน, non รจ un buon cristiano.
La seconda caratteristica dello stile del missionario รจ, per cosรฌ dire, un volto, che consiste nella povertร dei mezzi. I Dodici, infatti, hanno lโordine di ยซnon prendere per il viaggio nientโaltro che un bastone: nรฉ pane, nรฉ sacca, nรฉ denaro nella cinturaยป. Il Maestro li vuole liberi e leggeri, senza appoggi e senza favori, sicuri solo dellโamore di Lui che li invia, forti solo della sua parola che vanno ad annunciare.
Il bastone e i sandali sono la dotazione dei pellegrini, perchรฉ tali sono i messaggeri del regno di Dio, non manager onnipotenti, non funzionari inamovibili, non divi in tournรฉe. Pensiamo ad alcuni santi: San Filippo Neri, San Benedetto Giuseppe Labre, SantโAlessio, Santa Ludovica Albertini, Santa Francesca Romana, San Gaspare Del Bufalo e tanti altri. Non erano funzionari o imprenditori, ma umili lavoratori del Regno.
Avevano questo volto. E a questo โvoltoโ appartiene anche il modo in cui viene accolto il messaggio: puรฒ infatti accadere di non essere accolti o ascoltati: ยซse in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loroยป. Anche questo รจ povertร : lโesperienza del fallimento. La vicenda di Gesรน, che fu rifiutato e crocifisso, prefigura il destino del suo messaggero. E solo se siamo uniti a Lui, morto e risorto, riusciamo a trovare il coraggio dellโevangelizzazione.
La Vergine Maria, prima discepola e missionaria della Parola di Dio, ci aiuti a portare nel mondo il messaggio del Vangelo in una esultanza umile e radiosa, oltre ogni rifiuto, incomprensione o tribolazione. Amen!
Don Lucio DโAbbraccio
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