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don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo del 1 Settembre 2024

Domenica 1 Settembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 7,1-8.14-15.21-23

Come onoriamo il Signore: con la bocca o con il cuore?

Nella Liturgia della Parola di questa domenica emerge il tema della Legge di Dio, del suo comandamento: un elemento essenziale della religione ebraica e anche di quella cristiana, dove trova il suo pieno compimento nellโ€™amore (cfย Rmย 13,10).

La Legge di Dio รจ la sua Parola che guida lโ€™uomo nel cammino della vita, lo fa uscire dalla schiavitรน dellโ€™egoismo e lo introduce nella ยซterraยป della vera libertร  e della vita. Per questo nella Bibbia la Legge non รจ vista come un peso, una limitazione opprimente, ma come il dono piรน prezioso del Signore, la testimonianza del suo amore paterno, della sua volontร  di stare vicino al suo popolo, di essere il suo Alleato e scrivere con esso una storia di amore.

Nellโ€™Antico Testamento, colui che a nome di Dio trasmette la Legge al popolo รจ Mosรจ. Egli, dopo il lungo cammino nel deserto, sulla soglia della terra promessa, cosรฌ proclama: ยซOra, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinchรฉ le mettiate in pratica, perchรฉ viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darviยป.

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Ed ecco il problema: quando il popolo si stabilisce nella terra, ed รจ depositario della Legge, รจ tentato di riporre la sua sicurezza e la sua gioia in qualcosa che non รจ piรน la Parola del Signore, bensรฌ nei beni, nel potere, in altre โ€˜divinitร โ€™ che in realtร  sono vane, sono idoli. Certo, la Legge di Dio rimane, ma non รจ piรน la cosa piรน importante, la regola della vita; diventa piuttosto un rivestimento, una copertura, mentre la vita segue altre strade, altre regole, interessi spesso egoistici individuali e di gruppo.

E cosรฌ la religione smarrisce il suo senso autentico che รจ vivere in ascolto di Dio per fare la sua volontร , e si riduce a pratica di usanze secondarie, che soddisfano piuttosto il bisogno umano di sentirsi a posto con Dio. Ed รจ questo un grave rischio di ogni religione, che Gesรน ha riscontrato nel suo tempo, ma che si puรฒ verificare, purtroppo, anche nella cristianitร . Perciรฒ le parole di Gesรน nel Vangelo di oggi contro gli scribi e i farisei devono far pensare anche noi. Gesรน fa proprie le parole del profeta Isaia dicendo: ยซBene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:ย โ€œQuesto popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore รจ lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uominiโ€ยป. E poi conclude: ยซTrascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uominiยป.

Con queste parole Gesรน vuole scuotere gli scribi e i farisei dallโ€™errore in cui sono caduti, e qual รจ questo errore? Quello di stravolgere la volontร  di Dio, trascurando i suoi comandamenti per osservare le tradizioni umane. La reazione di Gesรน รจ severa perchรฉ grande รจ la posta in gioco: si tratta della veritร  del rapporto tra lโ€™uomo e Dio, dellโ€™autenticitร  della vita religiosa. Lโ€™ipocrita รจ un bugiardo, non รจ autentico.

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Anche oggi il Signore ci invita a fuggire il pericolo di dare piรน importanza alla forma che alla sostanza. Ci chiama a riconoscere quello che รจ il vero centro dellโ€™esperienza di fede, cioรจ lโ€™amore di Dio e lโ€™amore del prossimo, purificandola dallโ€™ipocrisia del legalismo e del ritualismo.

Il messaggio del Vangelo oggi รจ rinforzato anche dalla voce dellโ€™Apostolo Giacomo  il quale, nella sua Lettera, mette in guardia dal pericolo di una falsa religiositร . Egli scrive ai cristiani: ยซSiate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre รจ questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondoยป.

ยซVisitare gli orfani e le vedoveยป significa praticare la caritร  verso il prossimo a partire dalle persone piรน bisognose, piรน fragili, piรน ai margini. Sono le persone delle quali Dio si prende cura in modo speciale, e chiede a noi di fare altrettanto.

ยซNon lasciarsi contaminare da questo mondoยป non vuol dire isolarsi e chiudersi alla realtร . No! Anche qui non devโ€™essere un atteggiamento esteriore ma interiore, di sostanza: significa vigilare perchรฉ il nostro modo di pensare e di agire non sia inquinato dalla mentalitร  mondana, ossia dalla vanitร , dallโ€™avarizia, dalla superbia. In realtร , un uomo o una donna che vive nella vanitร , nellโ€™avarizia, nella superbia e nello stesso tempo crede e si fa vedere come religioso e addirittura arriva a condannare gli altri, รจ un ipocrita.

Facciamo un esame di coscienza per vedere come accogliamo la Parola di Dio. Alla domenica la ascoltiamo nella Messa. Se la ascoltiamo in modo distratto o superficiale, essa non ci servirร  molto. Dobbiamo, invece, accogliere la Parola con mente e cuore aperti, come un terreno buono, in modo che sia assimilata e porti frutto nella vita concreta. Gesรน dice che la Parola di Dio รจ come il grano, รจ un seme che deve crescere nelle opere concrete. Cosรฌ la Parola stessa ci purifica il cuore e le azioni e il nostro rapporto con Dio e con gli altri viene liberato dallโ€™ipocrisia.

Lโ€™esempio e lโ€™intercessione della Vergine Maria ci aiutino ad ascoltare con cuore aperto e sincero la Parola di Dio e a onorare sempre il Signore col cuore, testimoniando il nostro amore per Lui nelle scelte concrete per il bene dei fratelli. Amen!

Fonte

Don Lucio D’Abbraccio

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