don Luciano Vitton Mea – Commento al Vangelo del 9 Febbraio 2022

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“……Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità…..”
Nel secondo racconto della creazione, l’uomo è creato da Dio ed intimamente legato a lui con l’alito della vita che lo rende essere vivente.
Per lui il Creatore fa spuntare i segni della vita, gli alberi.
Di essi l’uomo può disporre; non invece dell’albero del bene e del male: esso appartiene a Dio, che determina cosa è bene e cosa è male.
Se l’uomo ne prendesse  possesso, significherebbe che è lui che si pone a decidere.
E questo è il peccato: rifiuto della decisione e del disegno di Dio.
Il brano di Marco riferisce che i farisei che Gesù ha di fronte si preoccupano di una purezza esteriore e trascurano invece quella del cuore.
Gesù avverte che non vale un culto esteriore e invece importa sempre la verità delle proprie azioni, perché viviamo sotto l’occhio di Dio, che discerne le scelte e la volontà più segreta. […]

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