Il si totale del cuore di Cristo da parte di chi segue il Maestro si irradia e diviene la forza della missione evangelica. Nel brano di Luca vediamo che Gesù incarica gli apostoli di fare anch’essi quello che egli ha fatto: scacciare i demoni e guarire gli ammalati. La chiesa non ha altra missione che continuare l’opera di Colui che l’ha mandata. I dodici apostoli sono il fondamento della missione della Chiesa. Ma, insieme con essi Gesù sceglie molti altri.
La messe è grande ma gli operai sono sempre pochi. Gli operai del Regno non sono tanto coloro che lo annunciano, ma Gesù Cristo stesso in persona. E’ lui che invia, che prende la parola, che agisce. Si tratta di lasciar fare a Gesù piuttosto che fare. L’importante è di essere come lui, di essere con il suo stile, con le sue vicende e con i suoi frutti, e perciò con la sua gioia. “Ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”. Il Signore ci invita a non lamentarci sui tempi e le difficoltà della missione. Anzi le difficoltà sono proprio il segno del Regno. Il segno con cui il Regno viene. Sono l’opera dello Spirito Santo. Ai discepoli Gesù chiede di non preoccuparsi “Non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire…Non siete infatti voi a parlare, ma lo è lo Spirito del Padre che parla in voi.” Il Maestro non vuole che cadiamo nell’ansia. La missione è sempre un miracolo del Signore. […]
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