Siamo stati chiamati a vivere in eterno e a partecipare alla vita stessa di Dio.
Questo è un dono immenso a cui siamo tenuti a rispondere fino in fondo.
Non è Dio che ha bisogno di ricevere qualcosa da noi, ma siamo noi come creature, nella necessità di aderire totalmente a lui per realizzare noi stessi.
Viene naturale quindi che per noi sia lui l’amore prioritario, il più grande e comprensivo di tutti gli amori, che in lui ricevono luce.
Contro i nostri impulsi immediati e istintivi, contro la nostra propensione di aggrapparci alle persone e alle cose, Gesù ci chiede di amarlo come il tutto, di seguirlo, liberi da ogni cosa e da ogni altro affetto, non per essere insensibili o freddi verso gli altri, ma per spalancarci a lui, per amare tutti e tutto come egli ci ama.
Paolo oggi ci viene ricordata la perfetta legge dell’amore che ogni cristiano deve seguire per poter sperimentare nella propria vita la logica dell’amore onnicomprensivo, che è la dimensione più vera del reale e dello stesso Dio: Dio è amore. […]
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