“…..Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa…..”
Un bicchiere d’acqua nel mio nome. L’intenzione delle nostre azioni non è mai indifferente.
Potrei anche dar da bere a uno per legarlo a me, perché così mi fa da schiavo; oppure perché così non mi scoccia più; o per pura filantropia.
Quanti motivi diversi!
L’intenzione qualifica sempre l’azione.
Qual è il fine ultimo a cui tende il mio operare?
Io, l’altro, Dio?
Il cristiano fa il bene nel nome di Gesù Cristo, volto della misericordia del Padre; non in modo generico, bensì secondo i sentimenti di Cristo.
Per la gloria del Padre e il bene dei fratelli.
Non è spontaneo: chiede sempre un de-cidere che è sempre anche re-cidere tutto ciò che è di scandalo, di inciampo.
Come la scultura di creta: bisogna togliere ciò che è difforme per far venir fuori la forma originaria. […]
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