don Luciano Vitton Mea – Commento al Vangelo del 21 Febbraio 2022

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“…..O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me”. E glielo portarono…..”

La guarigione del figlio: apparentemente è questo il tema del brano evangelico.
Un padre porta da Gesù un figlio perché sia guarito dalle sue infermità.
Sembra però che Marco, non nuovo a sorprese del genere, voglia dirigere il nostro sguardo da tutt’altra parte: la guarigione del padre.
Prima ancora del figlio, infatti, è il padre che guarisce dalla sua incredulità.
“Credo, aiutami nella mia incredulità.”
La preghiera più bella.
Che non chiede per suo figlio, ma per se stesso (la preghiera cambia me, non gli altri).
Nello slancio verso Gesù il padre afferma allo stesso tempo la sua fede (credo) e la sua mancanza di fede (incredulità).
Sembra dire a Gesù: credo al punto di credere che tu puoi guarirmi dalla mia incredulità.
Solo la coscienza di una fede debole e bisognosa ci apre al dono di Dio. […]

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