“…..Tendi la mano!……”
Sono ancora io, il sabato, e quanto avviene nella sinagoga è un chiaro esempio di ciò che dicevo ieri a proposito dell’armonia da recuperare.
Ecco un uomo che non ha piena facoltà di agire, per la paralisi della mano.
Ecco altri uomini che hanno non la mano ma il cuore sclerotizzato, custodi di un legalismo fine a se stesso, presuntuosi capaci solo di giudicare il prossimo.
Di fronte ad essi Gesù rivendica con le parole e il gesto, chi sono veramente io: sono il giorno della vita, giorno in cui l’uomo tende le mani verso il suo Creatore per ringraziarlo, e tende le mani verso chi attende un segno di amicizia e di solidarietà Ma c’è chi rimane ancora chiuso in un silenzio colpevole e in progetti di morte.
A Gesù non resterà che tendere di nuovo la mano, questa volta sulla croce.[…]
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