“…chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno…”
L’ultima parola non è della morte ma della vita, quella vita piena e immune di ogni limite di cui ci parla la risurrezione di Gesù.
Ogni pietra sepolcrale è stata definitivamente ribaltata quel giorno.
E’ questo soffio di immortalità che aleggia nei cimiteri cristiani.
Quanti ci hanno preceduto nella vita eterna sono già immessi in questa pienezza: essi sono nelle mani di Dio, essi sono nella pace.
Così commenta sant’Ambrogio: “ Poiché i giusti avranno la somma ricompensa di vedere il volto di Dio, lo splendore che illumina ogni uomo, poniamo anche noi ogni sforzo ad avvicinare la nostra anima a Dio, a porgergli la nostra preghiera, a rivolgere in lui il nostro desiderio di non essere mai da lui separati”.
Finchè siamo pellegrini su questa terra, restiamo uniti a Dio con la lettura, la meditazione e i desideri, e impegnamoci a conoscerlo fin dove è possibile. […]
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