Lo sguardo di Gesù sa vedere, pure tra molta folla lo sguardo di Zaccheo che dall’alto del sicomòro, tenta di vederlo. Quell’incontro di sguardi prelude ad un incontro di cuori che trasforma la vita di un peccatore, aprendola alla novità della conversione e alla disponibilità della condivisione. Forse per la prima volta quell’uomo disprezzato e allontanato da tutti si è sentito guardare con amore e comprensione. Si cambia solo nella misura in cui ci si sente amati. Ancora una volta Gesù emerge come la piena rivelazione di un Dio che non condanna e non giudica, poiché a questo già ci pensano gli uomini….Viene piuttosto sottolineata una volontà continua di ricerca e di salvezza di quanti sembrano perduti. Se ci sentiamo guardare da Gesù in tal modo sarà molto difficile, da parte nostra, guardare qualcuno con disprezzo; piuttosto diventeremo capaci di uno sguardo di vera comprensione che sa distinguere gli altri dai loro sbagli, accogliendo sempre ciò che le persone sono e rifiutando, eventualmente, ciò che di sbagliato fanno. […]
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