Creature ricreate
I riferimenti geografici che si trovano in apertura del brano di questa domenica sono tuttโaltro che secondari. Gesรน entra nel territorio pagano ad est del mare di Galilea, la cosiddetta โDecapoliโ, il luogo delle 10 cittร . Il Messia, il Figlio di Dio, vero figlio del popolo di Israele, non circoscrive il suo ministero alla sola terra di Israele, ma va anche verso i pagani: la salvezza รจ proprio per tutti, รจ un dono universale.
Ci viene detto che qualcuno, di cui non si sottolinea lโidentitร , nรฉ il livello di fede, porta un sofferente a Gesรน. Vogliono che gli imponga la mano, che avvenga cioรจ un contatto tra il Maestro e questโuomo. ร una persona segnata dallโimpossibilitร di sentire e quindi di parlare bene. Gesรน non si tira indietro e in disparte, ossia in un incontro intimo e riservato, senza il rumore della popolaritร e i riflettori accesi, compie dei gesti molto materiali: mette le sue dita negli orecchi dellโuomo e con la sua saliva tocca la sua lingua.
Gesti estremamente concreti, che dicono la veritร dellโincarnazione. Vero Dio e vero uomo, Gesรน tocca la carne viva dellโumanitร , senza ideologie e spiritualismi. La mano creatrice tocca per ricreare! Al gesto si aggiunge la parola autorevole del Maestro: โeffatร โ, โapritiโ! Una parola che trae la sua forza dal suo sguardo verso il Padre: non รจ solo una parola umana, ma ha in sรฉ la potenza creatrice della Parola divina, la stessa che ha fatto il mondo e tutte le cose. La barriera del limite e dellโinfermitร viene abbattuta e lโuomo torna ad ascoltare e parlare.
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Pensando alla nostra vita, anche noi ci riscopriamo limitati, spesso capaci di sentire, ma incapaci di ascoltare, come anche capaci di esprimere parole, ma incapaci di edificare i fratelli. Anche noi, come lโuomo della Decapoli, immersi in un contesto che spesso รจ indifferente, se non ostile a Dio, abbiamo bisogno sempre di nuovo dellโintervento di Gesรน. Nel nostro rapporto personale con Lui, se lo lasciamo agire, Egli รจ pronto ad aprire lโorecchio del nostro cuore e restituirci la capacitร di ascoltare la Parola di Dio e degli altri, come anche di guarire il nostro linguaggio, per diventare annunciatori leali e coerenti del Regno.
Questi miracoli discreti e silenziosi che avvengono nella nostra vita, specialmente attraverso una vera vita sacramentale, se lasciamo spazio a Lui, ci trasformano in veri strumenti del Regno, permettendo allโumanitร di riconoscere che tutto ciรฒ che Dio compie, cosรฌ come la creazione, โรจ cosa molto buonaโ (Gen 1,31). Siamo disposti a lasciarci condurre da Lui e ricreare cosรฌ?
Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.
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