Il Vangelo dellโamore umano
La Parola di Dio viene incontro allโuomo concreto, che vive la sua vita reale, fatta di successi e di sconfitte, di salute e di malattia, di fisiologia e di patologia, di grazia e di peccato, presentando con estrema essenzialitร il progetto di Dio sullโuomo, sulla vita e sulla storia.
I farisei portano a Gesรน una grossa โpatata bollenteโ, il tema del divorzio, possibile secondo la Legge di Mosรจ. Lo fanno per metterlo alla prova, per vedere su che linea degli infiniti dibattiti delle scuole rabbiniche egli si ponga.
La concessione di Mosรจ, infatti, si basava su Dt 24,1, in cui si dice: โQuando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perchรฉ egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casaโ. A seconda dellโinterpretazione di quel โqualche cosa di vergognosoโ, che secondo alcuni era solo lโadulterio (come nella scuola piรน restrittiva di Rabbi Shammai), oppure per altri poteva persino essere una minestra scotta o la noia di vedere ogni giorno lo stesso naso (scuola piรน liberale del Rabbi Hillel), si giocavano le motivazioni della consegna del libello di divorzio.
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Gesรน spiega chiaramente che si tratta di concessioni โal ribassoโ date da Mosรจ per evitare mali peggiori e dovute alla sklerokardia, la durezza del cuore. Rimuovendo la polvere dallโaffresco e mostrando luminosamente il vero disegno divino, iscritto da Dio nellโopera della creazione, Gesรน cita il capitolo 2 della Genesi, passando dal piano della Legge a quello precedente e piรน profondo della creazione, confermandolo e trasfigurandolo.
Lโantropologia biblica รจ chiara: Dio li fece maschio e femmina, tutto ciรฒ che mette in discussione tali elementi non รจ divino e non รจ iscritto nella logica della creazione. Nella complementarietร reciproca dei due generi si scorge lo splendore dellโumano, creato a immagine e somiglianza di Dio. Si inserisce lรฌ la vocazione al matrimonio tra uomo e donna, mediante il quale donandosi e accogliendosi reciprocamente, in corpo ed anima, essi diventano una sola carne, creando quel vincolo indissolubile, che solo la morte puรฒ sciogliere.
Non hanno bisogno di spiegazioni le parole del Maestro: โlโuomo non divida quello che Dio ha congiuntoโ. Dopo il dono e lโaccoglienza reciproca, fatta davanti a Dio, mediante un consenso libero e pieno, sugellato dallโunione anche fisica dei coniugi, nessun potere umano ha facoltร di separare questi due esseri che si sono fatti uno. Detto questo, con estrema trasparenza, ne consegue che ogni altra relazione che sorga oltre o al di fuori di questo vincolo santo, รจ imperfetta e non secondo la volontร di Dio.
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ร una Parola forte ed esigente, che invita a volare alto, ad integrare il piano della natura in quello della grazia. Cristo ha elevato questa unione naturale tra lโuomo e la donna alla dignitร di sacramento, ossia di segno visibile di una grazia invisibile, mediante il quale viene rappresentato in modo concreto e vivo il dono dโamore che Egli ha fatto sulla croce una volta per tutte, offrendo la sua vita.
Lโamore matrimoniale tra lโuomo e la donna รจ il segno dellโamore che Cristo nutre per la Chiesa e lโumanitร , resosi concreto nel dono totale di sรฉ fatto sulla croce. In altre parole, non cโรจ vero amore umano e coniugale, senza questa dimensione del dono della vita per lโaltro, senza riserve, come Cristo per la Chiesa.
Detto in questi termini, sorge la domanda: chi puรฒ farcela a vivere qualcosa di cosรฌ alto e per sempre? Certamente da soli, senza la forza della grazia di Cristo, questo รจ assolutamente difficile, se non impossibile, proprio come lo รจ vivere fedelmente ogni altra vocazione nella Chiesa, quella sacerdotale, quella religiosa, missionaria etc. Con la grazia di Cristo, promettiamo fedeltร perpetua, stabilitร nelle scelte, dono totale di noi stessi.
Sappiamo pure, tuttavia, che la natura umana porta in sรฉ una profonda fragilitร , che si muove tra le pieghe della storia e per tale ragione, pur senza mai giocare al ribasso circa la veritร del disegno divino, la Chiesa รจ sempre Madre amorevole e misericordiosa. In essa cโรจ posto per tutti: essa abbraccia sia quelli che docili alla grazia rispondono fedelmente al progetto di Dio, sia coloro che feriti e fragili, hanno bisogno della medicina della Misericordia e della comprensione amorevole, come quella che Gesรน donรฒ alla donna adultera (cfr. Gv 8,1-11).
Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.