Rivolgendosi di nuovo agli โaddetti ai lavoriโ del popolo di Israele, Gesรน nel Vangelo di questa domenica paragona la storia della salvezza alla vicenda di una preziosa vigna, accuratamente piantata e minuziosamente curata dal padrone per renderla maggiormente produttiva, dotandola di un torchio, assicurandola con una siepe di protezione ed unโalta torre contro le insidie dei nemici. Il padrone la affida a qualcuno che dovrร lavorarla per lui. Fuori di metafora, Dio รจ colui che ha costituito il suo popolo come vigna eletta perchรฉ porti frutto, riempiendolo di cure e attenzioni e affidandolo a coloro che dovevano farlo fruttificare.
I vignaioli, perรฒ, quando si รจ trattato di dover rendere conto, invece di accogliere di buon grado gli inviati di Dio, li hanno rifiutati e addirittura eliminati ogni volta. ร stata proprio questa la sorte dei tanti profeti e testimoni da Lui inviati perchรฉ venissero fuori i frutti sperati nella vigna di Israele. Anzichรฉ di essere accolti con benevolenza e affetto, sono stati rifiutati e perseguitati. Come ultimo tentativo il padrone ha mandato il Figlio, con la speranza che avrebbero accolto ed ascoltato almeno lui, ma la sua sorte รจ stata ancora peggiore: lo hanno miseramente massacrato fuori della vigna. ร quello che รจ accaduto a Gesรน stesso, lโInviato del Padre, rifiutato e disprezzato dai capi di Israele. San Giovanni nel prologo al suo Vangelo descrive bene questo mistero del rifiuto di Gesรน: โEra nel mondo e il mondo รจ stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accoltoโ (Gv 1,10-11).
Ma questo rifiuto di Gesรน รจ soltanto la descrizione di un fatto del passato? A ben vedere, esso puรฒ diventare attualitร anche per il nuovo Israele, la Chiesa, a cui dopo il rifiuto del popolo eletto, รจ passato il testimone della vigna. Anche la Chiesa corre sempre il serio rischio di poter rifiutare Gesรน! In tante vicende della storia questo รจ accaduto e purtroppo continua ad accadere, ad esempio quando ci si lascia guidare piรน da criteri e aspettative mondani, si cerca di piacere al mondo anzichรฉ a Lui, oppure quando si scelgono idoli al posto della sua Persona viva e vera. Anche la nostra storia personale, per il grandioso dono della libertร che Dio ci ha affidato, potrebbe configurarsi come un rifiuto delle visite e degli inviti di tanti messaggeri di Dio e persino del Figlio stesso.
Dio ci ha creati e ci ha dato tutto per amore, specialmente il grande dono della libertร , che puรฒ farci essere figli nel Figlio, se lo accogliamo, ma puรฒ anche portarci al rifiuto, se decidiamo cosรฌ. Apriamo il nostro cuore e la nostra mente a Dio ogni volta che ci visita in modi diversi e misteriosi con ispirazioni interiori, incontri e fatti della nostra quotidianitร . Nonostante la sua infinita potenza e misericordia, Dio per amore ha deciso di prendere sul serio la nostra libertร . Ci ha creati come suoi interlocutori โalla pariโ, non come manichini inerti. Egli non ci abbandona mai, donandoci tutto il necessario per portare frutto, ma la sua onnipotenza si ferma di fronte al mistero della nostra volontร libera, che puรฒ addirittura renderci sterili e, nella peggiore delle ipotesi, allontanarci da Lui per sempre!
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