HomeVangelo della DomenicaDon Luciano Labanca - Commento al Vangelo del 30 Giugno 2024

Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 30 Giugno 2024

Domenica 30 Giugno 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 5, 21-43

I miracoli della fede

Meditando la pagina evangelica di questa domenica si viene colpiti dall’atteggiamento di Giairo, uomo importante e stimato nella comunità giudaica, essendo il capo della sinagoga. La sofferenza della figlia, in procinto di morire, lo riconduce all’essenzialità delle cose.

Non ci sono più ruoli, protocolli, non c’è più prudenza e pregiudizi nei confronti del Rabbi di Nazaret, ma soltanto il desiderio di vedere sua figlia guarita, affidandosi a Lui. Il dolore e la preoccupazione di veder morire quanto di più caro egli abbia, lo portano alla resa incondizionata di fronte a Gesù: mi fido di te, solo tu puoi! È questo l’atto di fede più puro, in cui si riconosce che solo Dio può intervenire.

Accanto alla figura di Giairo, troviamo il coraggio discreto della donna affetta da una grave emorragia. Segnata dalla sofferenza fisica, con cui combatte da 12 anni, aggravata dall’esclusione sociale, di chi per la legge giudaica è un essere impuro, anch’essa vede in Gesù, nel contatto con la sua divina-umanità, la possibilità di una vita nuova.

- Pubblicità -

Di fronte a questa fede così semplice e ardita, il Maestro non può trattenere la forza divina che è in Lui: al solo contatto con il suo mantello, la donna viene guarita dalla sua infermità e impurità! Dalle parole di Gesù emerge con chiarezza che la causa di guarigione non è il contatto fisico col suo mantello, ma la forza della fede della donna.

Anche noi, allora, cristiani di questo secolo, siamo invitati a riflettere su questo: il mantello di Gesù non possiamo toccarlo materialmente, ma certamente possiamo esprimere lo stesso atto di fede e umiltà di quella donna anonima ed essere guariti sempre di nuovo dalle infermità del nostro cuore.

La fede di Giairo, poi, muove Gesù ad andare al letto di morte di sua figlia. La fredda coltre della morte sembra ormai aver spento ogni speranza, ma la Parola del Maestro ha la forza di distruggerla: la morte non è la fine di tutto, ma è solo un sonno, l’attesa della resurrezione. Dio ha potere sulla morte e Gesù con la sua mano compie il miracolo! È ancora la fede ad operare.

- Pubblicità -

Con Giairo e l’emorroissa, oggi, rinnoviamo la nostra fede nel Cristo vivente: Signore, credo! Tu puoi tutto! Aumenta la nostra fede, guarisci la nostra incredulità! Donaci la vita senza fine!

Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.

Articoli Correlati