Umiltร e gratuitร : sono queste le due parole chiave del messaggio che ricaviamo da questa pagina del Vangelo di Luca; due atteggiamenti che Gesรน propone nel corso di un banchetto organizzato a casa di uno dei capi dei farisei, prendendo spunto da quello che accadeva attorno a lui.
Quel banchetto rappresenta bene le dinamiche della nostra societร : oggi, come allora, i piรน corrono per i primi posti, sgomitando per ottenere visibilitร , influenza e successo. La proposta di Gesรน รจ controcorrente e impopolare: la via dellโumiltร consiste nel considerare sempre gli altri superiori a se stessi, come ci ricorda San Paolo (cf. Fil 2,3).
Per far questo, bisogna vincere la tentazione umana di scegliere i primi e migliori posti, per lasciare a Dio la possibilitร di darci il posto che lui ha pensato per ciascuno di noi. La vera umiltร , infatti, consiste nel porsi in maniera veritiera davanti a Lui e davanti a noi stessi, riconoscendo effettivamente chi siamo. Questo ci dร la consapevolezza di quali siano i doni ricevuti, con riconoscenza, ma anche delle nostre mancanze e inconsistenze. In tal modo non ci sopravvaluteremo, finendo in quegli atteggiamenti goffi ed egocentrici di cui noi esseri umani siamo capaci.
La vera umiltร edifica la comunitร , libera dai conflitti e dalle frustrazioni e permette di far fiorire i diversi carismi di ciascuno in maniera armonica, senza eccessi e senza stonature. Lโaltro insegnamento, poi, che si ricava da questa pagina, come si accennava sopra, รจ la gratuitร . Indirizzandosi direttamente a colui che lo aveva invitato, gli ricorda la bellezza del dono senza aspettative. Anche questo messaggio รจ fortemente stridente con la cultura che viviamo, dove lโinteresse e il profitto hanno spesso la precedenza su tutto.
Troppo frequentemente nelle nostre azioni e nelle nostre relazioni ci aspettiamo qualcosa in cambio dagli altri. Anche in questo caso, se imparassimo, come Gesรน, a dare gratuitamente, perchรฉ in fondo noi stessi abbiamo ricevuto gratuitamente, si eviterebbero tanti conflitti, delusioni e frustrazioni.
Quando compiamo unโazione, interagiamo con una persona, oppure iniziamo un progetto nuovo, prima di chiederci โcosa ci guadagno?โ, chiediamoci โcosa posso metterci del mio?โ. Sicuramente quello che otterremo, senza aspettarcelo, sarร molto di piรน di quanto vi abbiamo impiegato di nostro. Questa ricompensa, perรฒ, non รจ affare di questa vita, ma dellโeternitร .