Don Luciano Labanca โ€“ Commento al Vangelo del 28 Agosto 2022

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Umiltร  e gratuitร : sono queste le due parole chiave del messaggio che ricaviamo da questa pagina del Vangelo di Luca; due atteggiamenti che Gesรน propone nel corso di un banchetto organizzato a casa di uno dei capi dei farisei, prendendo spunto da quello che accadeva attorno a lui.

Quel banchetto rappresenta bene le dinamiche della nostra societร : oggi, come allora, i piรน corrono per i primi posti, sgomitando per ottenere visibilitร , influenza e successo. La proposta di Gesรน รจ controcorrente e impopolare: la via dellโ€™umiltร  consiste  nel considerare sempre gli altri superiori a se stessi, come ci ricorda San Paolo (cf. Fil 2,3).

Per far questo, bisogna vincere la tentazione umana di scegliere i primi e migliori posti, per lasciare a Dio la possibilitร  di darci il posto che lui ha pensato per ciascuno di noi. La vera umiltร , infatti, consiste nel porsi in maniera veritiera davanti a Lui e davanti a noi stessi, riconoscendo effettivamente chi siamo. Questo ci dร  la consapevolezza di quali siano i doni ricevuti, con riconoscenza, ma anche delle nostre mancanze e inconsistenze. In tal modo non ci sopravvaluteremo, finendo in quegli atteggiamenti goffi ed egocentrici di cui noi esseri umani siamo capaci.

La vera umiltร  edifica la comunitร , libera dai conflitti e dalle frustrazioni e permette di far fiorire i diversi carismi di ciascuno in maniera armonica, senza eccessi e senza stonature. Lโ€™altro insegnamento, poi, che si ricava da questa pagina, come si accennava sopra, รจ la gratuitร . Indirizzandosi direttamente a colui che lo aveva invitato, gli ricorda la bellezza del dono senza aspettative. Anche questo messaggio รจ fortemente stridente con la cultura che viviamo, dove lโ€™interesse e il profitto hanno spesso la precedenza su tutto.

Troppo frequentemente nelle nostre azioni e nelle nostre relazioni ci aspettiamo qualcosa in cambio dagli altri. Anche in questo caso, se imparassimo, come Gesรน, a dare gratuitamente, perchรฉ in fondo noi stessi abbiamo ricevuto gratuitamente, si eviterebbero tanti conflitti, delusioni e frustrazioni.

Quando compiamo unโ€™azione, interagiamo con una persona, oppure iniziamo un progetto nuovo, prima di chiederci โ€œcosa ci guadagno?โ€, chiediamoci โ€œcosa posso metterci del mio?โ€. Sicuramente quello che otterremo, senza aspettarcelo, sarร  molto di piรน di quanto vi abbiamo impiegato di nostro. Questa ricompensa, perรฒ, non รจ affare di questa vita, ma dellโ€™eternitร .

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