HomeVangelo della DomenicaDon Luciano Labanca - Commento al Vangelo del 25 Agosto 2024

Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 25 Agosto 2024

Domenica 25 Agosto 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 60-69

Volete andarvene anche voi?

La pagina evangelica di questa domenica, con la quale si conclude la โ€œparentesi giovanneaโ€ che ci ha accompagnato nelle ultime settimane, รจ una chiamata forte e radicale a prendere posizione di fronte a Gesรน. Il discorso di Gesรน sul Pane di vita, la sua persona che si dona a noi attraverso la Parola e lโ€™Eucaristia, per alcuni รจ duro, incomprensibile, persino irritante! Giovanni dice che queste obiezioni non vennero da persone lontane, ma dagli stessi discepoli di Gesรน.

Non basta dirsi cristiani, stare materialmente vicini a Gesรน per comprenderne il messaggio e soprattutto per viverlo, ma รจ necessaria lโ€™adesione del cuore. In altre parole, non basta essere fisicamente presenti in chiesa tutte le domeniche, o magari tutti i giorni, dire tanti rosari e fare elemosine, se poi questo non si traduce in una vita vissuta nella caritร , nellโ€™amore vero e concreto verso Dio e i fratelli.

Santโ€™Agostino, parlando della presenza dei peccatori allโ€™interno della Chiesa, ossia di coloro che non vivono pienamente o sono privi della caritร  di Cristo, dice che essi in qualche modo perseguitano i fedeli dallโ€™interno, โ€œnon nel corpo, ma nel cuoreโ€ (De civ. Dei, XVIII, 51,2). Il rischio di unโ€™adesione solo esteriore alla vita della Chiesa, senza una vera fede in Cristo e nella sua Parola, rappresenta la persecuzione interna piรน feroce per la Chiesa stessa. Questa incoerenza โ€“ dovuta non alla fragilitร , ma alla mancanza di fede โ€“ da parte dei discepoli battezzati ferisce e sporca profondamente il volto bello della Chiesa, la sposa di Cristo.

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Gesรน lo dice con chiarezza: โ€œTra voi ci sono alcuni che non credonoโ€ (Gv 6, 64). Non cโ€™รจ rimprovero peggiore, da parte del Maestro, che sentirsi dire di non aver fede. Senza la fede, infatti, Gesรน rimane un grande uomo come tanti altri, ma non Dio; la sua Parola un buon insegnamento morale o intellettuale, ma non la luce per la nostra vita; lโ€™Eucaristia, soltanto un pezzo di pane, a cui si dร  un valore simbolico, ma non il farmaco di immortalitร , il pegno per la vita eterna e la resurrezione finale.

Le esigenze del Regno di Dio sono forti: seguire Cristo, ascoltare la sua Parola, accoglierlo nella propria vita, richiedono unโ€™adesione profonda e radicale, senza compromessi. Tanti non ce la fecero, dopo il discorso nella sinagoga di Cafarnao. Tanti non ce la fanno neanche oggi, pensando che sia meglio rifugiarsi nelle proprie sicurezze e distrazioni fatue, piuttosto che lasciarsi mettere in discussione da Cristo.

Quella domanda, rivolta ai suoi, risuona forte anche per ciascuno di noi oggi: โ€œVolete andarvene anche voi?โ€ (Gv 6, 67). Preghiamo e speriamo di rispondere con le stesse parole di Pietro, con il suo stesso sincero entusiasmo, ma nella consapevolezza della nostra fragilitร : โ€œSignore, da chi andremo?โ€. Solo in Te troviamo parole di vita eterna! Niente e nessuno, in questo mondo, puรฒ darci questa certezza, se non Tu! Aumenta la nostra fragile fede!

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Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.

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