Quale migliore commento di questa pagina evangelica del particolare delle parole di Gesรน pronunciate sulla croce: โPadre, perdona loro perchรฉ non sanno quello che fannoโ (Lc 23, 34). Lโamore per i nemici, infatti, il Maestro non solo ce lโha insegnato a parole, nel discorso che viene riportato nel Vangelo di questa domenica, ma lโha vissuto pienamente nel momento sommo della sua esistenza, quando ha offerto per noi la sua vita sulla croce.
ร lรฌ che ci ha mostrato cosa significa concretamente amare i nostri nemici: i mandanti, i traditori, quelli che sono fuggiti per la paura, gli esecutori materiali, tutti quelli che avevano contribuito alla sua passione e crocifissione. Lui li ama, quindi prega il Padre per loro, invoca su di essi il dono piรน importante di tutti, il per-dono.
Lโamore per i nemici non รจ qualcosa di poetico, nรฉ di semplice e immediato, ma puรฒ derivare soltanto dallโopera della grazia che agisce nel nostro cuore e ci rende come Gesรน. Umanamente tutto questo risulta difficile o addirittura impossibile, e senza lโamore di Cristo, persino ingiusto! Come posso voler bene o volere il bene di chi mi vuol male o di chi mi ha fatto o mi sta facendo del male?
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ร evidente che la simmetria delle relazioni di giustizia non รจ sufficiente per raggiungere queste altezze di santitร . Cโรจ un oltre da raggiungere. Si deve guardare a qualcosโaltro, al paradosso di Dio, che in Cristo ci ha rivelato tutta la profonditร del suo amore. In Dio non cโรจ simmetria, ma solo eccedenza e gratuitร .
ร quello che ci ricorda Paolo in una bellissima pagina della lettera ai Romani: โquando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morรฌ per gli empi. Ora, a stento qualcuno รจ disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo รจ morto per noiโ (Rm 5,6-8).
Non cโรจ alcun merito da parte nostra di fronte al dono gratuito ed infinito di Cristo. Queste parole di Gesรน sulla gratuitร , sul non aspettarsi nulla in cambio di fronte al bene compiuto, risuonano fortemente stridenti nel contesto in cui viviamo, dove il profitto, lโinteresse personale, la propria comoditร sono posti al di sopra di tutto e dove il โchi te lo fa fare?โ sembra il ritornello piรน diffuso.
Sรฌ, รจ vero, cโรจ Qualcuno che ce lo fa fare! ร Lui, lโAltissimo, che รจ sempre benevolo verso gli ingrati e i malvagi, che tante volte siamo proprio noi. Senza questo misurarci con Lui e senza il dono della sua grazia, non riusciremo ad uscire da queste logiche mondane e utilitaristiche.
Questo discorso di Gesรน, non a caso, viene in seguito alle beatitudini, un inno alla fiducia in Dio, a mettersi dalla sua parte e non dalla parte del mondo. Solo specchiandoci nel suo amore e invocandolo costantemente nella nostra vita, possiamo imparare cosa sia la Misericordia, quella che tanto desideriamo per noi stessi e che altrettanto generosamente dovremmo donare agli altri senza riserve.
Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.