Imparare la compassione di Gesรน
Nella pagina evangelica che la liturgia ci ha offerto questa domenica contempliamo Gesรน, Maestro e Signore, attorniato dai Dodici che gli si radunano attorno dopo le fatiche del ministero. Ci viene detto che essi gli raccontano ciรฒ che hanno fatto ed insegnato.
Una domanda sorge spontanea: che bisogno cโรจ di dire al Figlio di Dio ciรฒ che lui giร sa? ร come quando nella nostra preghiera chiediamo al Signore qualcosa che Lui certamente giร sa! La ragione per cui ciรฒ accade, infatti, รจ per noi: aiutarci a crescere nella consapevolezza di ciรฒ che conta veramente davanti a Lui. In questo dialogo con Lui, il Maestro dona ai suoi il vero riposo.
Esso non รจ โdolce far nienteโ, ma il luogo spirituale della vera rigenerazione del cuore, dove il silenzio ci aiuta a fare veritร su noi stessi, circa ciรฒ che accade attorno a noi e nella nostra relazione con Dio.
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Proprio in questo contesto, Gesรน mostra ai suoi il suo vero volto e rende i suoi partecipi del suo cuore: di fronte alla folla, numerosa, abbandonata, forse persino disprezzata, il Maestro sente compassione, รจ toccato nellโintimo e dona loro quanto di piรน prezioso possa: insegna loro la veritร su Dio e sullโuomo.
ร questa compassione di Gesรน, che noi suoi discepoli impariamo nella preghiera, che porta una vera novitร al mondo. Siamo capaci, come cristiani, di presentarla ancora al mondo, con la nostra testimonianza e il nostro insegnamento? Siamo ancora capaci di commuoverci di fronte ai bisogni altrui, o come dice papa Francesco, anche noi siamo stati globalizzati dallโindifferenza?
Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.
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