HomeVangelo della DomenicaDon Luciano Labanca - Commento al Vangelo del 16 Marzo 2025

Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 16 Marzo 2025

Domenica 16 Marzo 2025 - II DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 9,28b-36

Nel Vangelo, Gesรน si trasfigura davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni. Questo momento di luce, di splendore divino, non รจ solo una rivelazione della sua divinitร , ma un incoraggiamento per i discepoli, che stanno iniziando a comprendere la durezza del cammino che li attende. Gesรน, attraverso questa esperienza, rimuove il velo della sua umanitร  per mostrare ai suoi discepoli che, al di lร  della sofferenza e della morte, cโ€™รจ la gloria di Dio, una gloria che si manifesterร  pienamente nella sua risurrezione.

Lโ€™evento della Trasfigurazione รจ descritto anche da Marco e Matteo, ma Luca aggiunge la sua particolare prospettiva. Mentre Matteo e Marco si concentrano sulla visione della gloria di Gesรน e sullโ€™effetto che questa ha sui discepoli, Luca sottolinea che la Trasfigurazione avviene โ€œmentre Gesรน pregavaโ€ (Luca 9,29). รˆ in questo contesto di preghiera che si manifesta la gloria di Dio. Per Luca, la preghiera รจ fondamentale perchรฉ essa รจ il luogo in cui la luce divina si rivela e dove possiamo incontrare realmente la trasfigurazione.

La preghiera รจ lโ€™occasione in cui la nostra umanitร  puรฒ essere illuminata dalla divinitร  di Cristo. Questo ci invita a riflettere su quanto sia importante il nostro cammino di preghiera, che ci permette di vivere la presenza di Dio anche nei momenti piรน difficili. Tuttavia, dobbiamo anche essere consapevoli che, sebbene questi momenti straordinari di luce siano davvero significativi, essi non sono la regola nella nostra vita quotidiana. Anzi, spesso i momenti di luce come quello della Trasfigurazione sono rari e, in alcuni periodi della nostra vita, possono persino sembrare assenti.

Quando si trova di fronte a questa straordinaria visione della gloria di Gesรน, Pietro vuole fermare il tempo, costruendo tre tende per Gesรน, Mosรจ ed Elia. โ€œMaestro, รจ bello per noi essere qui; facciamo tre tendeโ€ (Luca 9,33). Pietro desidera trattenere quel momento di luce, come se fosse lโ€™ideale e la fine del cammino. Tuttavia, il Vangelo ci insegna che quei momenti di luce, per quanto straordinari, non sono la fine del nostro cammino. Essi sono segni di speranza e incoraggiamento, ma il cammino continua e deve essere vissuto nel quotidiano, non solo nei momenti di gloria.

La nostra vera luce, che ci guida nel cammino di fede, รจ la Parola di Dio, che รจ il Figlio stesso. Come ci ricorda il Vangelo, โ€œquesto รจ il mio Figlio, lโ€™eletto: ascoltateloโ€ (Luca 9,35). Ascoltando profondamente la Parola di Gesรน, noi siamo sicuri di non sbagliare strada, perchรฉ Lui รจ la luce che illumina ogni passo del nostro cammino, anche quando le tenebre sembrano prevalere.

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Santโ€™Agostino, riflettendo sulla Trasfigurazione, scrive: โ€œLa Trasfigurazione di Cristo รจ un segno del nostro destino futuro. Cristo si รจ mostrato nella sua gloria per mostrare ciรฒ che saremo, se cammineremo nella luce della fede, senza perdere il coraggio nel cammino della vitaโ€ (Santโ€™Agostino, In Evangelium Ioannis, 89, 4). Queste parole ci aiutano a comprendere che la Trasfigurazione non รจ solo un evento straordinario nel Vangelo, ma รจ anticipazione del nostro futuro, una speranza che deve alimentare la nostra fede. Se camminiamo con Cristo nella luce, come i discepoli sul monte, anche noi sperimenteremo, un giorno, la gloria della risurrezione.

Per gentile concessione di don Luciano Labanca, dal suo sito.