Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 10 Aprile 2022

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“Non ti ho amato per scherzo”

Il commento al Vangelo di questa solenne celebrazione, data la lunghezza e densità dei brani che ci sono presentati, sarà volutamente caratterizzato da poche pennellate, per invitare tutti noi a dare più spazio all’ascolto orante dei medesimi testi. Un particolare colpisce immediatamente già dal racconto della commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme: Egli cammina davanti a tutti, con decisione e coraggio.

La sua Passione e morte non sono stati per lui un incidente di percorso, una circostanza, ma una decisione piena e consapevole mossa dall’amore. Nel grande discorso di Gesù, dopo l’istituzione dell’Eucaristia, Egli invita i suoi discepoli all’umiltà. Senza questo fondamentale atteggiamento spirituale, non si può entrare nel mistero del Figlio, che si annienta fino alla morte e alla morte di croce. Chi è veramente grande, è colui che serve i fratelli e si dona senza riserve.

Non è questo che vediamo nel racconto della Passione? Per entrare nel dramma, dunque, sono necessarie decisione ed umiltà, ma anche essere ben equipaggiati: ci vuole un’arma! È la spada della Parola (cf. Eb 4,14), l’unica che permette di vedere il divino nel dramma della sofferenza e della morte, donando una luce soprannaturale. Essa è maggiormente necessaria nell’ora delle tenebre, quando il male sembra trionfare, trascinando il giusto nel baratro della violenza e dell’odio.

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Il tempo della sofferenza per Gesù, come anche per i suoi discepoli, è tempo di accogliere e portare la croce, ossia assumere totalmente il peso della prova, con amore e per amore. Simone di Cirene, caricato della croce di Gesù, è il modello di ogni discepolo. Siamo pronti a questa condivisione anche noi? La contemplazione della passione e morte di Gesù è fonte di vita, di vera contrizione e di conversione per tutti noi: chi ha amato e chi ama il Maestro, come i suoi conoscenti e le donne, rimane attonito e contempla questo amore infinito e incommensurabile con il quale Egli dà la vita per ciascuno di noi.

Anche a noi, come a Sant’Angela da Foligno, Gesù oggi ripete: “Non ti ho amato per scherzo”.


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