Ricambiamo lโamore di Dio
ยซSe mi amate, osserverete i miei comandamentiยป (Gv 14,15). Questa affermazione sembra voler dettare le norme per dimostrare lโamore a Cristo; un poโ come quando in una coppia uno dei due dice: se mi ami, faโ questo e non questโaltro; le famigerate โprove dโamoreโ, piรน o meno sensate, piรน o meno egoistiche. Ebbene Dio รจ amore, e lโamore non sottostร a questi ricatti: con Cristo, infatti, le cose non funzionano cosรฌ.
Il primo punto da sottolineare รจ lโordine non casuale delle proposizioni, perchรฉ invertendo le due frasi โ ยซse osservate i miei comandamenti, mi amereteยป โ le parole assumono un significato profondamente diverso. Posta cosรฌ, la frase include lโatto di amare nellโosservanza dei comandamenti e lโapproccio รจ quello tipico della โreligione da seguireโ, con le sue regole insindacabili: รจ scritto cosรฌ e quindi si deve fare cosรฌ. Lโintegralismo religioso non conosce altre dimensioni che questa, in quanto Dio รจ unโentitร da servire e saziare di sacrifici in funzione di qualcosa da ottenere. In fondo, che i sacrifici a Dio siano umani (come ad esempio nelle civiltร precolombiane), che siano animali (come nellโebraismo prima della distruzione del tempio di Gerusalemme) o che siano โfiorettiโ per far piacere al Signore, la dimensione spirituale รจ sempre la stessa: Dio รจ qualcuno da accontentare; Dio diventa lโennesima tassa da pagare in questo sistema che ci tartassa sempre di piรน, come se non bastasse la pressione fiscale al 70% per i possessori di partita iva.
Ebbene, lโosservanza dei comandamenti non รจ la condizione per amare Cristo, ma รจ la conseguenza dellโamore per Lui, cioรจ i frutti che lโamore per Lui genera. Quando si ama qualcuno, per lui o lei si fanno cose che non si fanno per altri.
Ecco un esempio simpatico: tutti sappiamo che รจ buona norma imparare fin da piccoli a curare lโigiene personale, come lavarsi i denti dopo ogni pasto e fronteggiare con determinazione gli odori del corpo; ma nellโadolescenza (spesso maschile) capita che queste norme non vengano molto prese in considerazione (ancora rabbrividisco ricordando alcuni olezzi che aleggiavano nelle camerate maschili ai campi estivi). Ci si accorge, invece, che un adolescente si รจ innamorato quando, allโimprovviso, comincia a lavarsi in modo sospetto e profumarsi lasciando dietro di sรฉ scie di eaux de toilette; dโun tratto, lavarsi diventa un ยซdolce giogoยป (per citare Mt 11,30). Quando si รจ innamorati non pesa piรน seguire le regole, ma la loro osservanza diventa dolce conseguenza del sentimento che si prova.
Non amiamo tutti quelli per cui nutriamo rispetto, ma rispettiamo tutti coloro che amiamo, ovviamente. In questo passo evangelico รจ come se Gesรน dicesse: โchi mi ama, mi rispettaโ, che รจ ben diverso dal dire โchi mi rispetta, mi amaโ.
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Chi dice: ยซlo conoscoยป e non osserva i suoi comandamenti, ยซรจ bugiardo e la veritร non รจ in luiยป (1 Gv 2,4). Se diciamo di amare qualcuno ma i nostri atti tradiscono il sentimento proclamato, รจ ovvio che stiamo mentendo, anche se a volte non ce ne accorgiamo neppure.
Allora, se per amare Cristo non si comincia dallโosservare i suoi comandamenti โ che sono la conseguenza dellโamore per lui โ da dove si comincia?
Dal primo: ยซIo sono il tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese dโEgitto, dalla condizione di schiavitรนยป; Dio ricorda al suo popolo ciรฒ che ha compiuto, ed รจ talmente enorme che Egli solo poteva farlo.
Allora da dove comincia lโamore per Cristo? Dal riconoscere ciรฒ che Gesรน, nel Padre, ha fatto per noi: ci ha amati letteralmente โda morireโ. Lโamore comincia dalla riconoscenza, che diventa gratitudine; per gratitudine nasce spontaneo osservare i comandamenti, e, a quel punto, ci si accorgerร che sarร sempre troppo poco quello che potremo fare noi per Gesรน.
Dio non ha bisogno di nulla da noi, siamo noi che abbiamo bisogno di ricambiare lโamore che ci dona.