Don Leonardo Diaco โ€“ Commento al Vangelo del 8 Dicembre 2024

Domenica 5 Maggio 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 15, 9-17

Data:

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Dal Castello di Gioacchino Murat in Pizzo Calabro (VV), Don Leonardo Diaco ci introduce alla liturgia della Solennitร  Immacolata Concezione del 8 dicembre 2024 con il Vangelo di Giovanni (15,9-17).

Commento Don Leonardo Diaco liturgia II Domenica Avvento 08/12/2024 solennitร  Immacolata Concezione

Trascrizione, non rivista, del video:

Dal Santuario della Madonna di Porto di Costantinopoli di Gimigliano

Ci introduciamo alla liturgia della domenica che sta alle porte, che peraltro questโ€™anno coincide con la solennitร  dellโ€™Immacolata Concezione di Maria. Cosรฌ come il dogma di Pio IX ci ricorda, per i meriti di Cristo Maria รจ riconosciuta senza macchia di peccato.

Potremmo tradurre questa espressione del magistero con la via della bellezza, una via che, attraverso la Vergine Maria, viene indicata allโ€™umanitร . รˆ segno della bellezza del disegno di Dio, e tutto questo si compie anche nella vicenda di questo luogo. Uno dei tanti che indica il percorso della fede nella storia della salvezza รจ rappresentato dalla storia di un giovane della zona che, sfuggendo alla giustizia, si era ritirato in questi luoghi. Da una vita di frantumi e miseria, il Signore si serve per ricominciare una โ€œvia della bellezzaโ€.

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Ci piace sottolinearla cosรฌ: ora, per rendere la solennitร  dellโ€™Immacolata un passo importante anche in questo percorso dellโ€™Avvento verso il mistero dellโ€™incarnazione del Figlio di Dio, vorrei porre alcune domande.

Che spazio diamo, nella nostra vita personale e comunitaria, allโ€™ascolto della parola di Dio e al discernimento? Come generare il Signore dentro la nostra vita e portarlo agli altri? E come essere collaboratori del progetto di Dio?

Nella tradizione orientale si sottolinea come Maria divenne quello spazio in cui Dio potรฉ ritrovare la via dallโ€™esilio. Dio era un Re in esilio che trova un grembo accogliente e gli permette di rientrare nella storia.

Cโ€™รจ un poโ€™ questa sottolineatura nel mondo orientale della bellezza di Maria โ€œdal principioโ€, mentre noi occidentali mettiamo piรน in rilievo lโ€™aspetto dellโ€™essere preservata dal peccato. La parola di Dio ci aiuta a superare questa distinzione, integrandola. Maria diventa โ€œla Tutta Bellaโ€, la โ€œkecharitomeneโ€, la ricoperta dalla grazia di Dio, che previene la vita dellโ€™uomo ma anche la protegge e la avvolge.

Nella liturgia della Parola di domenica troveremo, nella prima lettura, il racconto di un progetto fallito, quello di Adamo ed Eva, rispetto a quello compiuto della Vergine Maria. Il racconto della Genesi รจ, di fatto, un processo giudiziario: con tanto di istruttoria, interrogatorio, sentenza ed esecuzione della stessa.

La domanda โ€œDove sei?โ€, che il Signore rivolge ad Adamo ed Eva, indica la nuditร  che si scopre dopo il peccato. La nuditร  e lโ€™essere rivestiti hanno un significato profondo nella Scrittura: lโ€™habitus da indossare รจ quello delle opere belle. Maria รจ ricoperta della grazia, della bellezza e dellโ€™amore del Signore.

รˆ interessante notare i verbi โ€œinsidiareโ€, riferito al serpente, e โ€œschiacciareโ€, che appartiene alla discendenza di Dio. Da questa esperienza di fede nasce il combattimento continuo tra il bene e la fatica di compierlo. In questo, Maria diventa esemplare: รจ il luogo dove il Signore decide di visitare la vita.

Nazaret, mai citato prima nella Scrittura, รจ un luogo nascosto. Dio entra nel nascondimento della vita e nel silenzio, come questi santuari ci aiutano a recuperare.

Il primo intervento del cielo รจ la gioia: โ€œGioisciโ€, cosรฌ come quel โ€œRallegratiโ€ rivolto alla comunitร  di Sion, segna lโ€™inizio di una storia nuova. Gioisci, perchรฉ sei pienamente amata, considerata, attenzionata gratuitamente da Dio. Di fronte a questa visita del cielo, cโ€™รจ un naturale turbamento nel cuore della Vergine, cosรฌ come nel cuore del credente.

Segue un rassicurare da parte del messaggero di Dio, e di fronte a questo dialogo profondo, cโ€™รจ un consegnarsi da parte della Vergine: โ€œSono la serva del Signoreโ€. Cosรฌ come accade in Esodo e in Giosuรจ: โ€œFaremo, saremo servi del Signore, ascolteremo la sua parolaโ€.

Il passeggiare nel giardino di Dio indica lโ€™essere appassionato del Signore per ogni sua creatura. Tuttavia, a volte, cโ€™รจ una non corrispondenza: un Dio che si coinvolge, si arrabbia, accarezza, si accalora e si volge fino in fondo verso di noi. Questo รจ lโ€™interesse di Dio per la sua creatura, preziosa ai suoi occhi.

A un certo punto, il mistero dellโ€™incarnazione rimanda a quellโ€™immanenza di Dio che cammina accanto a noi, si fa prossimo alla nostra vita. โ€œChi ti ha fatto scoprire di essere nudo?โ€ Maria, avvolta dalla grazia del Signore, diventa un esempio: come vergine, come sposa e come madre.

  • Come vergine, non solo da un punto di vista fisico, ma nellโ€™integritร  del suo amore: un dono non egoistico, non possessivo, ma oblativo.
  • Come sposa, nel rapporto tra creatura e Creatore, ha saputo dire il suo โ€œsรฌโ€ di fronte alla negazione del principio.
  • Come madre, la sua maternitร  diventa feconditร , donare vita, non trattenerla per sรฉ.

Lโ€™Annunciazione รจ la storia di un ascolto della parola di Dio che ci coinvolge e attraversa. Ogni anima che crede e accoglie questa parola, dice Santโ€™Ambrogio, concepisce e genera il Verbo.

La via della bellezza รจ quella di chi si scopre giร  amato dal Signore, pensato in un progetto di eterna bellezza. La parola dellโ€™apostolo รจ la sintesi che motiva la festa, la solennitร , e il cammino che stiamo facendo: โ€œIn Lui siamo stati generati prima della creazione del mondoโ€.

Ecco il principio antropologico, fondamento esistenziale: essere nel cuore di Dio, pensati da Lui come figli. Qui sta il senso del nostro cammino di fede e della nostra vita in compagnia del Signore.

Allora, buona solennitร , buona festa dellโ€™Immacolata. Che la nostra esistenza possa intraprendere la via della bellezza!

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