Marta e Maria: tra azione e contemplazione
Quellโascolto interiore che ci immette in Dio
Il tema di questa domenica sembra quello dellโospitalitร . Nella prima lettura Abramo accoglie tre misteriosi personaggi che egli identifica come esseri rappresentativi di Dio. Il racconto biblico dice espressamente che gli โapparve il Signoreโ. In realtร Abramo li interpella come fossero una sola persona; โMio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servoโ. Subito egli organizza lโospitalitร secondo le consuetudini della vita del deserto: lโacqua per lavarsi i piedi, la bevanda rinfrescante e lโinvito a prendere cibo. Mentre essi mangiano, ricambiano lโospitalitร di Abramo annunciandogli la nascita di un figlio da Sara.
Solo perchรฉ Abramo si รจ aperto allโaccoglienza, allโospitalitร che quellโ incontro si trasforma in rivelazione di un Dio alleato, il cui volto รจ promessa e affidabilitร . Siamo anche noi invitati ad accogliere e servire lโospite nella persona dei nostri fratelli e prossimi, come lo consigliava la parabola del buon samaritano domenica scorsa.
Nel salmo responsoriale si parla invece dellโuomo credente che รจ ospite di Dio nella sua casa, il tempio di Gerusalemme. Si elencano allora le condizioni per entrare nel santuario di Dio. Queste qualitร etiche richieste si ispirano sostanzialmente al decalogo e al codice dellโalleanza: โChi non dice calunnia con la sua lingua. Chi presta denaro senza fare usura e non accetta doni contro lโinnocenteโ. In altri termini, puรฒ essere ospite di Dio chi rispetta clausole dellโalleanza, cioรจ ama Dio come unico Signore e il prossimo suo come se stesso.
II tema dellโospitalitร si prolunga nella scena evangelica mentre Gesรน viene accolto come ospite da Marta nella sua casa. Essa aveva una sorella di nome Maria, come dice il testo, e si puรฒ capire che Marta รจ la sorella maggiore. In questo ruolo Marta si sente e si fa responsabile degli onori di casa. โEโ tutta presa dai molti serviziโ. Si tratta proprio dei servizi della mensa. Da questa situazione prende lo spunto il breve dialogo tra Gesรน e Marta โSignore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille che mi aiutiโ, Gesรน risponde: โMarta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola รจ la cosa di cui cโรจ bisogno, Maria sรฌ รจ scelta la parte migliore, che non le sarร toltaโ. Non cโรจ qui un ovvio confronto tra Marta ( vita attiva ) e Maria (vita contemplativa ). La risposta di Gesรน ha un duplice obiettivo. Prima mette in guardia Marta contro il rischio di essere sopraffatta dalle preoccupazioni, e poi prende le difese di Maria che ha scelto di ascoltare la sua parola. Non contesta quindi ne rifiuta lโattivitร di Marta che si dร da fare per accoglierlo come ospite. Egli invece la esorta a non lasciarsi irretire dalle preoccupazioni che creano tensione e turbamento.
Bisogna cercare piuttosto il regno di Dio, e le altre cose saranno date in aggiunta. Si tratta di non distogliersi mai dalla ricerca prioritaria del regno di Dio. Nel vangelo di Luca, lโascolto della parola รจ la condizione per essere veri discepoli di Gesรน. Si tratta di un ascolto che porta allโimpegno e al servizio. In questa prospettiva non avrebbe senso la contrapposizione tra ascoltare e servire, tra la vita contemplativa e la vita attiva. Sono due momenti e attitudini che si compenetrano a vicenda. Lโascolto della parola offre e offrirร sempre le motivazioni profonde per il servizio. La parte migliore non รจ quella di chi moltiplica le cose e le attivitร . La parte migliore รจ quella di chi si accorge della presenza del Signore, ascolta la sua parola e ci ottiene un aumento di coscienza e di saggezza per un servizio autentico dei prossimi.
Don Joseph Ndoum