Che sapore ha la fede?
Nel vecchio rito del Battesimo veniva utilizzato il sale, simbolo di sapienza, ma anche segno che da quel giorno si riceveva il compito di dare sapore alla vita diventando uomini e donne capaci di portare Dio nel mondo, testimoniandolo in parole e opere. D’altronde le parole sapienza e sapore hanno la stessa radice etimologica perché bisogna sapere come dare sapore, saper essere sapore.
Arrivano sempre nella vita dei momenti scialbi, periodi durante i quali perdiamo il gusto di fare le cose o non sappiamo dare un sapore alle nostre relazioni. Non siamo né carne né pesce, né freddi né caldi ma da credenti non possiamo dimenticare che in un versetto dell’Apocalisse è chiaramente scritto che Dio non digerisce i tiepidi (cfr. Ap 3,16). Perciò non possiamo indugiare a lungo in questi momenti insipidi ma dobbiamo attraversarli con la forza della fede, ricordando che il Signore ci ha affidato un compito e un posto preciso: essere dalla parte della luce, fra quelli che danno un sapore nuovo al mondo attraverso la loro vita vissuta evangelicamente.
Ma quanto è difficile! Lo è sempre stato, ma oggi in modo particolare il mondo ci mette subito in croce quando non testimoniamo la Croce. Al contrario se riusciamo ad incarnare il Vangelo dando sapore ai nostri gesti quotidiani, diventiamo luce e sale della terra. Testimoni di qualcosa di concreto, accessibile a tutti e che si costruisce un passo alla volta: la santità. Non abbiamo alibi per sottrarci a questo compito né dobbiamo aspettare di essere perfetti per annunciare Cristo. Ce lo ricorda San Paolo quando dice ai corinzi: «Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione» (cfr. 1Cor 2,3).
Tutti noi, perciò, possiamo essere testimoni della gioia del Vangelo a partire dalle piccole cose, senza esagerare. Infatti, basta un pizzico di sale per dare sapore, al contrario, se esagerassimo, si rovinerebbe tutto. Sbaglia chi pensa di dover trasformare tutta la realtà in sale! Non importa il numero dei cristiani che riempiono le nostre chiese ma quanti, mescolandosi con il mondo, sono capaci di una testimonianza credibile.
Pensate a quale gesto potete fare – o evitare di fare – per diventare, giorno dopo giorno, sempre più un testimone credibile, sale e luce del cuore dell’altro, del mondo che vi circonda. Non arrendiamoci alle realtà sciapite e insapori che molte volte la vita ci presenta come valide e gustose; non arrendiamoci alla notte dei valori che ci viene imposta come unica strada verso la luce del progresso. Non dobbiamo permettere che il male sia normale.
Rendiamo appetibile la nostra fede e luminosa la nostra testimonianza, perché il giorno in cui anche i cristiani saranno spenti, insignificanti e non bruceranno più d’amore, il mondo morirà di freddo.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il blog di don Ivan
Letture della Domenica
V Domenica del Tempo Ordinario – ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
La tua luce sorgerà come l’aurora
Dal libro del profeta Isaìa
Is 58, 7-10
Così dice il Signore:
«Non consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 111 (112)
R. Il giusto risplende come luce
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia. R.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore. R.
Sicuro è il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. R.
Seconda Lettura
Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 2,1-5
Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.
Parola di Dio
Vangelo
Voi siete la luce del mondo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5, 13-16
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Parola del Signore