don Ivan Licinio – Commento al Vangelo del 9 Marzo 2022

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«Non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona».

A Giona Dio chiede di andare a predicare a Ninive ma lui fugge, rifugiandosi in una nave in partenza. Un po’ come facciamo noi quando fuggiamo dalle responsabilità e ci rifugiamo nelle nostre convinzioni. Finché sulla nave di Giona, così come sui nostri cuori, non si abbatte una tempesta così forte che rischia di far affondare tutto.

È in queste occasioni che si rivela quello che abbiamo dentro. Giona riconosce il suo errore e accetta le sue responsabilità però, per questo motivo, viene gettato in mare e abbandonato dai compagni. Rimane tre giorni e tre notti nel ventre del pesce pregando Dio, prima di uscire a rivedere la luce. Giona non è un antenato di Pinocchio ma diventa un segno della morte e resurrezione di Gesù.

Un segno della misericordia di Dio che non ci abbandona nella tempesta e nelle tenebre dei nostri errori, ma ci guida alla luce. Dopo tutto questo, Giona andrà a Ninive per annunciare la grandezza dell’amore di Dio. E tu? Qual è la tua Ninive?

Buon cammino quaresimale, insieme.


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