«Non sono i sani che hanno bisogno del medico».
Se siamo convinti di essere giusti allora non riusciamo a vedere Gesù che passa nella nostra vita. C’è un uomo, chiamato Levi, seduto al banco delle imposte. È un pubblicano, certamente non un santo, eppure si sente dire: «Seguimi». Ed egli si alza e lo segue. Una sola parola gli ha cambiato la vita! In realtà c’è anche una lunga storia di sguardi.
Levi non era ben visto dagli uomini poiché era un esattore delle tasse, un nemico del popolo, un servo dell’oppressore romano. Eppure, fra tante occhiatacce, si accorge degli occhi di Gesù. Il suo è uno sguardo diverso, che non giudica, che non cerca di imbrogliare o di mercanteggiare sulle imposte. Si capisce dai suoi occhi che Gesù è venuto per prendere e non per lasciare.
Vuole proprio Levi, lui, il pubblico peccatore. «Seguimi», solo seguimi, nulla più. Levi subito si alza. Si alza dalla sua vita mediocre attaccata al denaro, si alza dal suo egoismo. Ha sentito solo quella parola, seguimi, e su quella Parola fonda tutta la sua sequela. La vocazione di Levi, così intensa e radicale, è una testimonianza che non esiste errore, fragilità o vita mediocre che non sia scelta da Gesù per grandi cose.
Buon cammino quaresimale, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram