«Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
A volte si corre il rischio di edificare chiese bellissime ma poi non si è altrettanto capaci di costruire comunità amabili. Uno dei grandi ostacoli è il rigorismo, cioè la volontà di onorare più la regola che la persona. È questo principio che alimenta la solita polemica dei farisei nei confronti di Gesù e dei suoi discepoli.
Questa volta il problema è il rispetto del sabato, giorno in cui gli ebrei, secondo la legge di Mosè, si astengono da ogni tipo di lavoro, anche da quello nei campi nel tempo di raccolta e di mietitura. Cosa che invece fanno i discepoli del Maestro spinti dalla fame. Gesù approfitta di questa controversia per ribadire l’inutilità dei precetti quando, per dare culto a Dio, non si è attenti alle esigenze d’amore dell’uomo.
È più facile rinchiudere Dio in tante regole religiose per avere la coscienza in pace, ma Gesù ricorda ai farisei, di ieri e di oggi, che Dio è innanzitutto misericordia. Ogni legge, anche quella più sacra, è infatti in funzione dell’uomo e non viceversa. Per questo motivo tutto quello che viene fatto solo per rispetto dei precetti ma senza amore per Dio e per il prossimo, è vano. La mano che dona è più santa della bocca che prega soltanto. Grazie a Gesù, che dà pieno compimento alla legge, noi pregustiamo la gioia di quel sabato senza tramonto in cui entrerà chi si nutre di Lui, pane vivo disceso dal cielo.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram