«In principio era il Verbo».
Ascoltiamo il prologo di Giovanni mentre chiudiamo un anno e pensiamo al principio di uno nuovo. Il principio ha qualcosa di affascinante: ogni cosa è al posto giusto e sentiamo di poter affrontare il mondo da vincenti. Il principio ha una forza straordinaria perché contiene ogni potenzialità di bene, di giusto e di bello di cui siamo capaci.
«Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto».
In principio è tutto meraviglioso ma poi arriva il “dopo”. In principio ridevamo insieme per ogni piccola cosa ma dopo il matrimonio…; in principio i nostri figli ci adoravano ma dopo i 15 anni…; in principio mi piaceva il lavoro ma dopo tanti anni…; in principio ero pieno di forze ma dopo la malattia… Il dopo è il contatto con le tenebre del mondo, con tutto ciò che oscura quello che eravamo in principio.
«E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi».
Ma la Parola che ci ha creati non permette alle tenebre di vincere su quella luce originaria di cui ognuno è impastato e, allora, pone la sua tenda in mezzo a noi, dentro di noi. Viene a ricordarci che in principio c’è un amore così grande da non poter essere sopraffatto da quello che viene dopo. Gesù si incarna in un bambino: l’immagine più potente di ogni principio. Sceglie la nostra fragilità per allontanarci dai dopo e farci ritornare all’amore che in principio, fin dall’eternità, ci ha creati.
«Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Sta noi decidere se essere cristiani del dopo o del principio. Se vivere il Natale anche nel dopo o se continuare a vivere come prima anche dopo il Natale. Vivere il Natale nel dopo significa accogliere Cristo nelle nostre tenebre così da continuare a dare carne al verbo dell’amore. Attraverso gesti e scelte dal sapore evangelico potremo testimoniare al mondo che «abbiamo ricevuto grazia su grazia» e trasformare i dopo di tanti uomini e donne nel principio di una storia nuova.
Ricorda: Dio ti ama sempre. Per lui è una questione di principio.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram