don Ivan Licinio – Commento al Vangelo del 31 Agosto 2020

«Non è costui il figlio di Giuseppe?».

Nella sua patria le parole di Gesù non acquistano lo stesso valore salvifico che hanno avuto altrove a causa della condizione sociale del “figlio del falegname”. Il pregiudizio diventa un ostacolo alla comprensione, tanto che il Maestro, a casa sua, può ben poco, addirittura rischia la pelle!

L’idea di un Dio che è a portata di mano, che ha percorso le tue stesse strade, faceva e fa fatica ad entrare nella rigida logica umana. Forse un Dio che se ne sta in vetrina, piuttosto che in bottega, è più facile da accettare. Siamo sempre pronti a dettare le condizioni a Dio per comunicare con noi. Spalanchiamo invece il nostro cuore alle sorprese di Dio!Prepariamo il nostro cuore ad accogliere le novità di Dio, a raggiungerci nei modi, nei tempi e nei momenti che decide lui, non certo noi. Se il nostro cuore si rende disponibile, diventeremo capaci di riconoscerlo là dove meno ce lo aspettiamo e in chi non immagineremmo mai.

Buon cammino, insieme.


Fonte: don Ivan Licinio su Facebook

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