«Vuoi guarire?».
Potrebbe sembrare una domanda retorica. Tutti vogliamo guarire tanto dalla malattia fisica quanto dal malessere generale che proviamo, tuttavia dietro la domanda di Gesù c’è una richiesta più profonda. Ai suoi tempi la malattia era vista come una punizione divina dei peccati e forse, dopo tanto tempo, dopo tanta indifferenza, l’uomo ai margini della piscina di Betzatà aveva finito col ritenersi veramente condannato.
Può accadere di non voler guarire interiormente e di non ammettere che, in fondo, stiamo bene come stiamo. Alla domanda di Gesù quest’uomo risponde dando la colpa agli altri eppure è improbabile che in tanti anni non abbia mai trovato qualcuno disposto ad aiutarlo ad immergersi nell’acqua considerata miracolosa. Gesù perciò interroga la sua volontà perché Dio non ci salva senza la nostra collaborazione.
Se vogliamo davvero guarire dobbiamo avere il coraggio di alzarci dal nostro passato e la forza di ritornare a camminare. Sia la nostra Quaresima un tempo di reale conversione perché non ci «accada qualcosa di peggio».
Buon cammino quaresimale, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram