don Ivan Licinio – Commento al Vangelo del 28 Gennaio 2022

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«Annunciava loro la Parola, come potevano intendere».

Gesù vuole annunciare il regno di Dio e, per farlo deve parlare con esempi accessibili a tutti i suoi interlocutori. Il seme che cresce da solo, al di là del lavoro umano, ci dice per prima cosa che il Regno è una “questione” di Dio, cioè, tutto dipende da Lui che ne è l’artefice. Il Regno di Dio deve crescere dentro di noi ed ecco allora il secondo esempio di Gesù: il seme di senape.

Questi, all’inizio è il più piccolo di qualsiasi altro seme. Per farlo fruttare, dobbiamo prima di tutto accorgerci di questo seme. Quante volte la Parola di Dio è solo una delle tante parole che affollano la nostra mente e il nostro cuore? Ma se la prendiamo in considerazione dobbiamo darle spazio. Non solo. Se vogliamo che questo seme diventi il più grande di tutti gli alberi, dobbiamo annaffiarlo.

Come? Con la preghiera, i sacramenti, con i piccoli e grandi sacrifici, con il perdono alle offese ricevute, con il saper chiedere scusa. Così quel seme può ricevere l’acqua capace di farlo crescere e fruttare. Se riusciremo a fare tutto questo, allora vedremo che molti verranno a ripararsi sotto quest’albero; molti ci seguiranno perché, senza saperlo, abbiamo annunciato la Parola nell’unico modo che l’uomo intende: con la coerenza della nostra vita.

Buon cammino, insieme.


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