don Ivan Licinio โ€“ Commento al Vangelo del 28 Febbraio 2021

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Riflessi di luce

Continua il nostro cammino quaresimale e cambia anche il paesaggio. Dal deserto passiamo al monte, si comincia a salire verso il Cielo. Ed รจ esperienza comune che una volta arrivati in alto si veda oltre. In Quaresima siamo chiamati a salire verso lโ€™Alto per vedere oltre il nostro limite, con la fatica di scalare quella paura che blocca le nostre decisioni piรน difficili. Solo cosรฌ potremo vedere oltre gli orizzonti ristretti dove abbiamo organizzato e sistemato tutto e tutti secondo i nostri rigidi schemi mentali: guai se qualcosa o qualcuno non segue la nostra logica! Ma lโ€™Amore segue forse una logica?

Se vogliamo salire in Alto con Gesรน, dobbiamo essere capaci di emergere dalle nuvole che ci impediscono di vedere davvero cosa cโ€™รจ di bello e di vero oltre quello skyline personalizzato che ci siamo creati. Per vedere oltre, per vedere bene davvero, abbiamo bisogno della luce di Dio che รจ lโ€™unica capace di raggiungere tutti quegli angoli bui della nostra anima, lรฌ dove abbiamo nascosto le nostre fragilitร . La luce della trasfigurazione, a differenza di quella del sole, si puรฒ percepire solo se abbiamo abituato gli occhi a vedere prima il buio dentro di noi. รˆ allora che facciamo esperienza del calore che la luce del volto di Cristo emana.

ยซRabbรฌ, รจ bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป. Pietro, Giacomo e Giovanni sono entusiasti, vorrebbero che questโ€™esperienza di luce e di grazia non finisse mai perchรฉ รจ bello. Eh sรฌ, รจ bello stare con Gesรน quando si รจ avvolti dalla sua luce, quando si vede bene e tutto riprende colore, tutto ritorna alla vita, tutto diventa chiaro. Ma Pietro, Giacomo e Giovanni saranno gli stessi che non riusciranno a vegliare con Gesรน nellโ€™orto del Getsemani, nellโ€™ora piรน buia della vita terrena del Maestro. Il nostro essere discepoli passa per momenti di luce e per momenti bui. Dovremmo sempre far memoria dei primi per saper affrontare i secondi, visto che lโ€™esperienza della trasfigurazione non puรฒ durare in eterno; prima o poi, tutti dobbiamo scendere dal monte.

Allora, dopo essere stati in alto, dopo aver visto oltre, dobbiamo essere capaci di ritrovare quella stessa luce nel volto dellโ€™altro. Credo che lโ€™esperienza piรน bella di trasfigurazione che possiamo fare รจ proprio quella di trasformare la nostra fede in esperienza concreta di servizio dโ€™amore agli altri, altrimenti tutto si riduce soltanto ad un rapporto intimistico fra me e Dio, e non รจ certamente quello che Gesรน ci ha insegnato. Saper incontrare la luce di Cristo trasfigurato nel volto e nella vita sfigurata dellโ€™altro รจ lโ€™augurio che oggi faccio a me e a te.

Buon cammino quaresimale, insieme.

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Fonte: don Ivan Licinio

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