«Sforzatevi di entrare per la porta stretta».
Per quanto sia un dono, la salvezza non è automatica ma bisogna guadagnarsela sforzandosi di entrare per la porta stretta. Sappiamo che questa porta è Gesù e abbiamo anche l’intima consapevolezza che questa porta, in realtà, è larghissima perché rappresenta la misericordia di Dio. Ognuno può entrare, anche il più disperato mentre resta fuori solo chi pensa di “stare bene”, di bastare a se stesso.
In questo caso la porta diventa stretta perché si è talmente gonfi di sé da non riuscire a passare. Ecco perché Gesù ci dice sforzatevi, perché sa che molte volte restiamo incastrati nel nostro Io e non riusciamo a raggiungere Dio. La salvezza di cui parla il Signore ha come chiave l’umiltà e come biglietto d’ingresso il bisogno.
Dobbiamo lasciare fuori il nostro protagonismo riconoscendo di aver bisogno continuamente di Dio. Se non riusciamo ad entrare nella porta significa che non è quello il modo giusto per oltrepassarla, dobbiamo cambiare verso. La conversione, perciò, non è qualcosa che avviene una sola volta nella vita ma è quella volontà di cambiare il verso della nostra esistenza ogni qualvolta restiamo bloccati nel nostro peccato.
Convertirsi significa accettare di vivere dell’amore di Dio. Non significa diventare soltanto “più bravi”, ma volgerci dalla nostra miseria alla sua misericordia, dal male che facciamo al bene che Lui ci vuole.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram