«Nessuno potrà togliervi la vostra gioia».
È con la suggestiva immagine di una madre che sta per partorire, che Gesù fa luce sull’insondabile abisso che si spalanca davanti a noi nell’ora del dolore. E ci ricorda che è il motivo ciò che ci fa reggere la fatica di qualcosa. Infatti un dolore è insopportabile quando lo percepiamo senza motivo.
Il dolore di una madre che partorisce non è mai un dolore assurdo, ma è un dolore carico di significato, e questo significato viene dal figlio stesso. Una madre affronta quel dolore “per amore” del figlio. Nella nostra vita a volte manca il “per amore” e allora le cose scadono nell’insopportabile. La venuta di Gesù è quell’evento che ci dà un “per amore” che non rende mai la vita insopportabile.
Non di rado siamo costretti a vivere cose che ci appaiono assurde, prive di senso. Gesù riempie di significato queste cose non perché le spiega o perché le giustifica ma perché ci dice: «Vivi e affronta questo “per amore” mio, e io ti prometto che queste cose non saranno l’ultima parola». È qui che comincia o cade il cristianesimo. Infatti ci sono due possibilità: dire che è tutta un’invenzione per farci piacere ciò che non ci piace, oppure che è tutto vero fino al punto che tutto sia davvero possibile.
Chi ha fede punta alla seconda possibilità.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram