don Ivan Licinio – Commento al Vangelo del 25 Settembre 2021

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«Avevano timore di interrogarlo su questo argomento».

C’è un argomento che più degli altri oggi è un tabù. Non è certamente il sesso ma la morte. Non ne parliamo perché ci fa paura e per questo la combattiamo con ogni mezzo. Da lei ci sentiamo derubati delle persone più care, degli affetti più grandi e vorremmo cacciarla via con tutte le nostre forze ma non ci riusciamo, né ci rassegniamo a farlo.

Anche gli apostoli vivono la stessa difficoltà: hanno intuito che l’imminente arresto di cui Gesù ha parlato può significare la morte del Maestro e hanno timore di interrogarlo su ciò. Tuttavia è proprio grazie alla volontà di Gesù di consegnarsi nelle mani degli uomini, fino all’estremo sacrificio, che la morte viene sconfitta. La morte, perciò, può essere incomprensibile ma non è invincibile: Cristo l’ha vinta per noi una volta e per sempre. La fede ci dona l’arma più potente per combatterla: la speranza nella risurrezione!

Questa realtà risulta ancora molto difficile da comprendere per quelli che vedono nella morte l’ultimo capitolo della loro storia, però vivere senza la speranza della vita eterna non è vivere ma esistere: è vivere per morire. Invece, sull’esempio della croce di Cristo e della sua risurrezione, dobbiamo ogni giorno imparare a morire per vivere, in eterno.

Buon cammino, insieme.


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