«Giovanni è il suo nome».
Il bambino Giovanni è comunicazione silenziosa del Dio che non dimentica i suoi figli, che ascolta e rende fecondo tutto ciò che è sterile. Il suo nome, Giovanni, prima ancora che la sua voce di profeta e precursore, fa risuonare questa certezza nei deserti dell’anima, nelle steppe brulle delle nostre delusioni.
Perché questo annuncio continui a operare meraviglie in noi, dobbiamo crederci con lo stesso coraggio di Zaccaria che nello scrivere il nome del figlio ci ricorda proprio che questo significa “Dio opera con misericordia”. Non lasciamoci sopraffare da quanti impongono la loro volontà né dalla logica di questo mondo che vuole dare un nome diverso alla realtà delle cose.
Meraviglia e timore, le due reazioni della gente nel Vangelo di oggi, siano gli atteggiamenti della la nostra testimonianza di fede. Meraviglia per le opere che Dio compie in noi e con noi; timore – che non è paura – per sperimentare la…
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