don Ivan Licinio – Commento al Vangelo del 23 Ottobre 2021

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«Vedremo se porterà frutti per l’avvenire».

La sofferenza non è mai una punizione divina. Purtroppo i contemporanei di Gesù, così come i nostri, sono convinti che le avversità sono la punizione di Dio per il peccato commesso. Gesù, però, rifacendosi alle due disgrazie realmente accadute, ribadisce che Dio non spiega le ragioni del dolore ma assume su di sé la sofferenza del mondo e la redime.

L’atteggiamento di Dio è quello del vignaiolo che, dinanzi alla richiesta del padrone di tagliare il fico che non porta frutti, preferisce impegnarsi ancora di più affinché questi finalmente fiorisca e fruttifichi. Zappare intorno al fico richiama l’azione di Dio di preparare per noi un terreno fertile, concimandolo con il suo amore e la sua misericordia. Possiamo fiorire e portare frutto, sempre. A noi la scelta se accettare queste cure e portare frutti di pace, giustizia e bontà o se lasciarci tagliare dalla logica del mondo.

Buon cammino, insieme.


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