«Nessun profeta è bene accetto nella sua patria».
Gesù torna a Nàzaret, la sua città, il luogo in cui era cresciuto, ma non viene riconosciuto come profeta, non viene ascoltato. Le sue parole provocano così tanto sdegno che viene addirittura cacciato dalla sinagoga e portato sul ciglio del monte della città per buttarlo giù.
Anche nel mondo di oggi, quando si afferma la verità evangelica, si corre il rischio di essere irrisi, presi per matti o comunque per “antichi”, vecchi. E dire che il Vangelo è novità perenne! Però Gesù, con il suo esempio, ci dice anche altro. Non dobbiamo curarci troppo dell’accoglienza delle nostre parole da parte degli altri.
In fondo a noi spetta il compito di conoscere e annunciare il Vangelo senza pretendere premi o corone d’alloro. In tanti casi, quella parola pronunciata e magari non subito accolta, andrà a finire in qualche buon terreno, solo un po’ lento a dare frutti.
Buon cammino quaresimale, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram