«Sei invidioso perché io sono buono?».
Gesù passa, a tutte le ore, e a tutti dà sempre una nuova possibilità per impegnarsi di nuovo, per lavorare alla vigna e avere la giusta ricompensa. Non conta da quanto tempo siamo al suo servizio, se lo siamo da sempre o se siamo arrivati ora, perché tutti vengono ricompensati in egual misura.
Puoi essere il capo dei catechisti o l’ultimo arrivato: per Dio è la stessa cosa. Anche se a molti questa cosa può infastidire o addirittura sembrare ingiusta, agli occhi di Dio siamo tutti uguali e nessuno può accampare pretese, visto che Lui non fa mancare niente a nessuno e rispetta il suo “contratto”.
Dovremmo imparare tutti ad essere più felici per un solo peccatore che si converte piuttosto che per cento giusti che si vantano di fare il loro dovere. Perché in fondo è questo quello che Dio vuole per noi: la felicità.
Buon cammino, insieme.
Fonte: don Ivan Licinio su Facebook