«C’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna».
Il padrone del terreno è il Signore, la vigna piantata siamo noi. Il padrone non fa mancare niente alla sua vigna perché la ama. Ma cosa uccide l’amore? L’egoismo. Anteporre se stessi all’altro e addirittura a Dio.
I vignaioli desiderano diventare padroni di ciò che non gli appartiene. Gesù, invece, ci insegna che l’amore non è mai possesso ma dono, condivisione, servizio. Chi ama davvero non trattiene ma libera. L’amore è qualcosa che non possiamo possedere perché è prima di noi e sarà dopo di noi. Siamo chiamati a custodirlo, coltivarlo, difenderlo e farlo fruttificare.
Certo è difficile amare tutti ma è Gesù stesso ad insegnarci che l’amore autentico passa dalla croce. Siamo chiamati a portare frutto perché in ognuno di noi c’è il seme buono dell’amore di Dio. In tutti noi. Non lasciamolo soffocare dall’egoismo ma impariamo a coltivare pazientemente l’amore nei nostri gesti, nelle nostre relazioni, nella nostra vita!
Buon cammino quaresimale, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram