«Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio».
Sul rapporto fra il vecchio e il nuovo si gioca tutto il discorso evangelico di oggi. Da un lato il senso del digiuno come segno di lutto e mortificazione, dall’altro lato Gesù, lo sposo, che annuncia i tempi nuovi come un grande banchetto nuziale di gioia e di festa, al quale siamo tutti invitati. A questo banchetto non si può digiunare perché lo Sposo è sempre presente, fino alla fine dei giorni.
Gesù perciò è la novità di Dio per noi: è il pezzo di stoffa grezza, il vino nuovo. Con la presenza di Gesù qualcosa di irriducibilmente diverso è entrato nel tempo. L’abito vecchio della Legge non può tollerare il tessuto nuovo rappresentato da Gesù; nel banchetto di nozze di Dio con l’umanità, di cui Gesù ci rende partecipi, vi è ormai il vino nuovo dello Spirito che spacca gli otri vecchi, i cuori induriti.
È talmente radicale Gesù che non si accontenta di essere un rattoppo nella nostra vita consumata né di riempire con la sua forza un cuore irrigidito. Gesù fa nuove tutte le cose e ognuno ha la possibilità di cambiare radicalmente la sua vita se si affida a Lui. Così facendo, quello che di vecchio ci portavamo dentro diventerà una nuova occasione per lodare la misericordia di Dio.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram