«Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva».
Siate pronti! Questo sembra dire Gesù ai suoi uditori nel Vangelo di oggi. I due esempi che riporta, quello di Noè e quello di Lot, mettono in rilievo il carattere improvviso e repentino dell’azione di Dio, da un lato con il diluvio, dall’altro con la pioggia di fuoco. Bisogna perciò essere pronti a riconoscere il Signore, perché in ogni momento della nostra vita possiamo essere da Lui introdotti nella gioia eterna.
Non dobbiamo correre il rischio, rappresentato dalla moglie di Lot, di quanti vivono dimentichi di Dio e preoccupati solo dei beni terreni: indifferenti all’amore di Dio per loro, ciechi spiritualmente ed incapaci di cogliere le occasioni di riscatto, vengono sorpresi dalla morte privi di ogni speranza. Noi, invece, vogliamo essere pronti a rispondere alla chiamata Dio con la nostra fede, anche con il nostro limite ma comunque fiduciosi della sua infinita misericordia. Per Gesù salvare la vita significa affidarsi esclusivamente alle proprie forze, mentre perdere la vita significa affidarla nelle mani del Padre, così come ha fatto sulla croce.
La vera vita è quella che scaturisce dall’incontro con Dio ma, se restiamo troppo attaccati a noi stessi, quest’incontro potrebbe non avvenire mai. Nonostante Dio ci cerchi sempre, molte volte siamo noi a non lasciarci trovare. Impegniamoci, dunque, a farci trovare da Lui e a farci trovare pronti, così da gustare la gioia della vita viva!
Buon cammino, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram