«Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano».
Questa è una di quelle pagine del Vangelo che sentiamo molto difficili da realizzare, soprattutto in questo contesto storico dove è tornata tristemente attuale la parola di nemico. In realtà tutti noi nel quotidiano abbiamo persone che ci affaticano la vita e anche noi siamo avversi per qualcun altro. Con quale logica, quindi, si può realizzare la richiesta di Gesù di amare i nemici? Solo una: quella del cuore del Padre.
Perché per lui non ci sono nemici ma tutti sono suoi figli. Dev’essere difficile il mestiere del genitore quando i figli litigano: si può propendere per uno o per l’altro ma l’affetto non lo si può dirigere. Sono entrambi figli. Pensiamo allora alla “fatica” che fa Dio a vedere il mondo come va: non solo la guerra ma anche i nostri litigi, le violenze che facciamo l’uno all’altro; eppure, nonostante questo, continua a trattarci tutti come figli.
Quel «siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» diventa allora l’invito di Gesù a trattare l’altro così come lo tratta Dio, facendo spazio nel cuore anche a chi non trova spazio nel cuore degli altri.
Buon cammino quaresimale, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram