«La fece alzare prendendola per mano».
Uscito dalla sinagoga Gesù fa subito visita ad un’ammalata. In quest’azione c’è il senso della Chiesa e di ogni cristiano. Usciti dalle nostre liturgie dovremmo subito portare il Vangelo a quelle persone ammalate nel corpo e nello spirito che chiedono di essere considerate degne della nostra attenzione.
La guarigione della suocera di Pietro avviene in silenzio, senza alcuna parola da parte di Gesù, ma con un gesto delicatissimo: la fece alzare prendendola per mano. Questo ci dice due cose. La prima che la malattia diventa lo spazio di azione di Dio e della sua misericordia: non siamo guariti dalla malattia, ma attraverso la malattia, fisica o spirituale che sia.
La seconda è che siamo chiamati a toccare il dolore degli altri. Si tratta di cum-patire che vuol dire provare lo stesso dolore. Se la scusa che abbiamo è quella di non sapere cosa dire in certe circostanze, Gesù oggi ci insegna che non servono parole ma gesti concreti.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram