«Può forse un cieco guidare un altro cieco?».
Con l’immagine del cieco che non può guidare un altro cieco, Gesù ci invita ad aprire gli occhi non solo per guardare chi o cosa abbiamo intorno ma anche quello che abbiamo dentro. Dobbiamo scendere lì dove possiamo andare solo noi e nessun altro. Il fatto è che siamo più bravi a sondare la vita degli altri perché abbiamo paura di scavare dentro la nostra.
È comprensibile non voler vedere quella parte di noi che più odiamo ma se non facciamo pace proprio con quella parte non saremo mai felici. Si tratta certamente di un percorso complesso però Gesù ci dice che non siamo da soli a percorrerlo. La sua Parola è luce per illuminare la strada e non possiamo fidarci di nessun altro (magari cieco quanto noi).
Rileggiamo la nostra storia alla luce del Vangelo e chiediamoci: chi o cosa guida la mia vita? Le guide che ho scelto sanno guardare oltre la loro trave o sono concentrate solo sulle mie pagliuzze? Alla fine non conta quanto è lungo il viaggio e neanche la meta finale ma con chi cammini.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram