don Ivan Licinio – Commento al Vangelo del 10 Giugno 2021

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«Chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio».

“Le parole sono pietre”. Si intitolava così un libro di Carlo Levi. Gesù, oggi, ci ricorda che non basta astenersi dall’omicidio per rispettare il comandamento di non uccidere, perché ci sono tanti modi di uccidere una persona, di mortificarla.

Basti pensare a tutte le generalizzazioni che si fanno, a tutte le etichette che si appiccicano sulle spalle di un singolo individuo o su una categoria di persone senza neanche conoscerle, senza entrarci mai in contatto. Tante vite sono finite troppo presto perché non più in grado di sopportare il peso del giudizio altrui.

Gesù le parole le usava per amare, benedire (dire bene), per chiamare e raccogliere, per costruire nuove relazioni. Questo è il tempo giusto per usare parole nuove tra di noi e in questo ci aiuta la Parola più grande e solida che ci sia, quella di Gesù. Alla scuola di Gesù le nostre parole diventino parole che non uccidono ma che…


Fonte: don Ivan Licinio oppure il canale Telegram