«Quanti pani avete?».
Ascoltare questo brano del Vangelo nel tempo di Avvento vuol dire riflettere sull’essenziale. L’esperienza del deserto, l’essere sprovvisti di tutto, diventa l’occasione proprio per tornare all’essenziale, per capire di che cosa davvero viviamo. L’Avvento ci aiuta a comprendere che tutto quello di cui abbiamo davvero bisogno è Dio stesso perché è lui solo che «sazia la fame di ogni vivente» (cfr. Sal 145,16).
Gesù nascerà a Bethleem, che significa proprio “casa del pane”, ad indicare che sarà Dio a farsi pane spezzato per tutti. Lo stesso Gesù che oggi si commuove e chiede l’aiuto dei discepoli per sfamare la folla digiuna da tre giorni, come i tre giorni nei quali il mondo sarà senza Gesù in attesa della sua resurrezione. I discepoli, però, non nascondono la loro perplessità. Anche noi siamo sempre pronti a chiedere a Dio tante cose, ma se ci viene chiesto di impegnarci a fare qualcosa ci tiriamo spesso indietro.
Se vogliamo essere dei veri cristiani non possiamo sempre delegare a Dio la soluzione dei problemi, ma dobbiamo imparare ad affrontarli mettendoci del nostro. Anche quel poco che abbiamo, quei «sette pani e pochi pesciolini», messo nelle mani di Dio diventa tutto quello di cui il mondo ha davvero bisogno. Solo così vivremo una profonda unità tra di noi e saremo degni di sedere all’unica mensa eucaristica.
Se accogliamo Gesù nella nostra vita, sarà Dio a saziare la nostra fame, anche quella che non abbiamo il coraggio di ammettere.
Buon cammino di Avvento, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram