Il Vangelo di questa terza Domenica di Quaresima ci presenta un Gesù anomalo, un Gesù che con forza e autorità scaccia i mercanti dal tempio; quale tempio? il tempio di Gerusalemme, ce lo dice il Vangelo! ma leggendo un po’ oltre Giovanni ci illumina dicendo “parlava del tempio del suo corpo”; è l’espressione che ci dona la possibilità di comprendere questo strano atteggiamento di Gesù, il tempio del suo corpo vuol dire che il corpo di ciascuno di noi è un tempio, una tenda, casa in cui Dio viene a porre la sua dimora, noi non possiamo “profanare” questo tempio usandolo come mezzo.
Il tempio fatto di pietra che Gesù difende con forza è immagine di ogni uomo e donna che abita questa terra, non si comprano e non si piegano alle logiche del mercato, l’uomo e la donna sono frutto della grazia di Dio, sono soffio vitale di Dio, sono immagine di Dio non si possono comprare. Dio non si vende non si compra, non scende a compromessi con il denaro, Dio è di tutti e in tutti. Niente sulla terra vale più della vita dell’uomo impariamo a rispettare, apprezzare e amare questo tempio, il tempio del corpo di ciascuno di noi!
Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)