Il Vangelo di questa seconda Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia ci presenta i discepoli impauriti e chiusi nel cenacolo, al buio, quasi soffocati dalla paura, chiusi e ripiegati su loro stessi; quante volte anche noi ci troviamo in questa situazione? Ripiegati su noi stessi? Schiavi delle nostre paure e dei nostri limiti?
È proprio in quel momento, lì, nel buio pesto dei nostri cuori che Cristo viene a portare luce e dire con forza: “Pace a voi” pace al tuo cuore, pace alla tua vita, alla tua famiglia, pace nelle tue relazioni; Gesù ci dona la possibilità di fare il primo passo verso la vita vera, ci spinge ad uscire fuori, proprio come la risurrezione, venir fuori dalla tomba dei nostri peccati!
A noi la libertà di seguirlo in questo cammino di vita e di verità, spesso faremo esperienza di incredulità come Tommaso, ma Gesù mai si stanca di noi e ci prende per mano per farci capire che non siamo soli nella sofferenza, non siamo soli nel buio, con la risurrezione ci dona la certezza che quelle ferite piene di sangue e di dolore diventano ora feritoie dalle quali entra luce e gioia vera, solo così spalancando forte gli occhi grideremo: “Mio Signore e mio Dio”!
- Pubblicità -
Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)