Questa Domenica Gesù ci da le “istruzioni per l’uso” per poter vivere le beatitudini, ci paragona a tre immagini: il sale della terra, la città sul monte e la lampada accesa.
Il sale è ciò che da sapore, rende saporito, ciò vuol dire che noi se viviamo in Cristo seguendo il Vangelo, interiorizzandolo, daremo sapore ad ogni nostra azione e così facendo daremo sapore a tutti coloro che ci sono accanto rendendo “saporita” la nostra vita e quella dei nostri fratelli.
Il sale serve anche a conservare la carne affinché non si corrompa, se siamo questo “sale” riusciremo a conservare e preservare la nostra fede. Se siamo suoi discepoli siamo anche come la città sul monte, visibile a tutti, davanti al mondo non possiamo rimanere nascosti, la nostra fede va condivisa. Poi ci paragona ad una lampada accesa.
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Pensando a questa immagine mi torna in mente una lampada di terracotta – non importa quanto grande sia – che, accesa, sia capace di illuminare la stanza in cui è collocata. L’invito è quindi quello di riconoscersi come punto di riferimento, cioè come luce per gli altri non dimenticando di alimentare la “nostra fiamma” con l’olio della fede e allo stesso tempo non dobbiamo aver paura della sua fragilità, purché essa resti sempre accesa e alimentata.
Commento a cura di don Guido Santagata della Parrocchia Santa Maria Assunta-Duomo di Sant’Agata de’Goti (BN)